Terzo millennio: un mondo nuovo, partendo dall’uomo

Giuseppe Lembo

Cresce, in ogni dove del mondo, la domanda di cambiamento del mondo; una domanda dell’uomo per l’uomo che, potrebbe finalmente e per sempre, adombrare l’avere e l’apparire; tanto, a tutto ed esclusivo vantaggio dell’Essere; dei valori e dell’umanità dell’Essere che sono valori dell’uomo di tutti i tempi e di tutti i luoghi della Terra. C’è un posto della Terra che sia chiama Cilento; un posto che, come sto per spiegare, è da considerare nella sua dimensione di Cilento mondo; di Cilento ombelico del mondo. Tale giusto suo ruolo, universalmente riconosciuto, gli viene dal passato; da un lontano passato quando fu reso importante dalla Scuola del pensiero filosofico che ebbe in Parmenide il capostipite e che pose al centro del pensiero del mondo, il mondo ed i valori dellESSERE; tanto, per vivere bene con noi stessi in tutta l’umanità della Terra, creando quella condivisione umana che parte dall’uomo e dai valori suoi propri che sono il frutto di una prima, importante ed insostituibile conoscenza riguardante l’Io ed il Noi. Conoscersi è assolutamente necessario per conoscere ed interagire in modo umanamente corretto con gli “altri”, creando quell’insieme solidale che oggi è in forte crisi per la diffusa crisi dell’uomo della Terra, in quanto ESSERE, avendo scelto in massa la sola strada in salita dell’apparire e dell’avere; si tratta di una strada pericolosamente sbagliata che ha causato e causa gravi danni all’umanità che ormai non sa più ritrovare se stessa, per la mancanza dei valori che sono quelle sagge virtù dell’Essere ancora care ai giusti della Terra, resi sempre più numerosi dal crescente popolo dell’apparire che egoisticamente pensa solo a se stesso; solo alle cose materiali della sua vita terrena, del tutto indifferente di chi gli sta a fianco e soffre umanamente per gli egoismi del tutto pere sé, il frutto di quella profonda crisi dell’ESSERE e dei valori suoi propri, del tutto indifferenti ai più. Siamo ormai in una situazione umanamente grave; c’è davanti a noi, il declino; c’è, la catastrofe umana senza ritorno. Le preoccupazioni della vigilia sono tante; tante, soprattutto per quella mancanza di impegno condiviso che, rappresenta in sé l’anima dell’appello al mondo che parte da Ortodonico – Terra Velina; si tratta di un appello basato sull’importanza e sui valori dell’Essere; un punto fermo da cui necessariamente partire, per combattere e vincere l’apparire che, unitamente all’avere, rappresenta un grave e devastante pericolo mortale per il mondo del Terzo Millennio. Non è il luogo o la persona proponente a fare grande un’idea; una idea è vincente per quello che in sé rappresenta e per i fini che si propone di raggiungere. Parlare oggi dell’ESSERE e dei valori dell’ESSERE, ponendoli al centro di un mondo nuovo, non è assolutamente un fatto celebrativo o tanto meno fine a se stesso; è solo un dovere per il mondo che vuole cambiare; che deve cambiare, cambiando l’uomo, partendo, per questo obiettivo, dal proprio ESSERE; partendo dall’intimo di se stesso, la forza vitale dell’ESSERE, una risorsa umana da troppo tempo trascurata, ma assolutamente necessaria per cambiare il mondo e per creare un mondo umanamente nuovo, con al primo posto l’uomo del mondo e l’umanità di un insieme condiviso e solidale che rappresenta il futuro possibile, riducendo l’invadente negatività di un apparire-avere che agisce nell’indifferenza dell’Essere. È tempo di cambiare; è tempo di pensare ad un mondo umanamente nuovo. C’è, in Italia e non solo in Italia, tanta diffusa domanda di un mondo nuovo; è la domanda di quell’umanità positiva che disperatamente grida al mondo il suo impegno per cambiare il mondo. Al centro di questo impegno di umanità e di cultura c’è l’ESSERE; c’è il pensiero dell’ESSERE che è un grande patrimonio del Cilento mondo, per essere stato generato nella Terra Eleatica, in un percorso di pensiero, conosciuto nel mondo, come pensiero filosofico dell’ESSERE PARMENIDEO. Sono tanti gli appelli pensati a più voci, come il frutto di idee condivise, per un mondo nuovo; per un mondo umanamente nuovo con al centro l’uomo del mondo, non più vittima abusata di disumane violenze, di esclusioni e di diritti negati. La marcia degli scalzi, le sempre più numerose occasioni di confronto delle idee, il crescente dialogo dei saggi e dei giusti d’Italia e del mondo, rappresentano in sé la domanda e la forza del cambiamento umano, assolutamente necessario per un mondo nuovo. Il 14 settembre, un’altra data italiana importante Save the Children ha lanciato gli obiettivi “Illuminiamo il futuro 2030”; un appello per un forte impegno d’insieme, finalizzato a liberare un milione di bambini italiani che vivono in povertà economica ed educativa. È l’educazione la strada giusta per illuminare il loro futuro. È la cultura e l’educazione la strada giusta per cambiare il futuro del mondo. L’appello di Ortodonico, Terra Velina, è in grande buona compagnia. Il 18 settembre ad Ortodonico – Terra Velina, comunque vada sarà un grande successo per avere richiamato con il suo appello l’attenzione del mondo sull’importanza dell’ESSERE; sul pensiero dell’Essere, partendo così dalle radici parmenidee, una grande risorsa dell’umanità che è stata, è e sarà un grande riferimento anche per il futuro dell’uomo del mondo. È la forza del pensiero, è la forza delle idee che, ancora una volta, possono salvare il mondo da un disastro umano, da tempo annunciato; un disastro dovuto alla sola colpa della tanto diffusa insipienza umana, sempre più ferocemente contro l’uomo della Terra.