Eboli: vicesindaco Di Benedetto su bando parcheggi

«Abbiamo letto con sconcerto e stupore affermazioni a briglia sciolta sul bando ad evidenza pubblica per l’affidamento dei servizi di parcheggio e vigilanza in litoranea. Evidentemente qualcuno non ha ben presente quali siano state le condizioni di partenza e soprattutto si è distratto sui passaggi normativi di assoluta trasparenza ai quali si è informato il testo del bando. In ogni caso non tollereremo più attacchi gratuiti e sospetti sull’operato dell’amministrazione e dei dirigenti comunali». La querelle parcheggi in litoranea, sulla quale sembra di tutta evidenza un tentativo di strumentalizzazione di una parte della minoranza consiliare, è il tema di una durissima risposta dell’Amministrazione comunale di Eboli, affidata al vicesindaco con delega al Patrimonio, Cosimo Pio Di Benedetto. «E’ appena il caso di ricordare le condizioni nelle quali ci siamo trovati ad operare – spiega Di Benedetto -. Dopo il fallimento di Multiservizi e fino al 6 agosto, grazie all’autorizzazione provvisoria all’attività, sono stati effettuati i servizi di parcheggio, assistenza bagnanti e vigilanza. Dal giorno dopo, per il mancato accordo tra gli interessati, non è stato formalizzato l’affitto del ramo d’azienda ed il servizio si è interrotto. Si trattava di un venerdì e solo due giorni dopo, lunedì mattina, abbiamo interpellato i concessionari degli stabilimenti balneari per affidare a loro il servizio di bagnini. Dopo una prima risposta positiva, i balneatori hanno ritenuto di non essere in condizione di sostenere questo servizio e quindi lo abbiamo affidato ad una società nazionale, attraverso la loro sezione di Salerno, garantendo ai cittadini l’assistenza sulle spiagge». Poi Di Benedetto entra nello specifico del bando per i parcheggi. «Abbiamo realizzato una gara aperta, rispettando tutti i criteri normativi, compreso il riferimento all’avere espletato lo stesso tipo di servizio in precedenza e per la stessa durata del nostro bando – spiega ancora il vicesindaco di Eboli -. Al bando, è un dato di fatto, ha risposta una sola ditta, come abbiamo spiegato e mi chiedo: per quale motivo normativo un’Amministrazione dovrebbe discriminare una ditta che partecipa ad un bando ad evidenza pubblica e se lo aggiudica nel pieno rispetto delle leggi?». L’ultima parte dell’intervento di Di Benedetto è un chiaro messaggio a chi immagina di speculare su questa o su altre vicende, ma è anche una difesa a spada tratta degli uffici comunali contro attacchi gratuiti e calunniosi. «Non siamo disposti a tollerare ancora illazioni ed accuse gratuite e, se sarà il caso, interverrà direttamente il Comune nel tutelare la trasparenza degli atti e le scelte che rispettano le leggi. Siamo convinti della trasparenza dei comportamenti dei dirigenti e degli uffici comunali, non tollereremo chi tenterà di accreditare sospetti ed ombre, nella giusta tutela dell’immagine di chi amministra e di chi opera per conto del Comune».