Pagani: Orchestra Filarmonica Campana “InCanto Chopin” chiude mini concerti estivi

Si chiude la mini rassegna dei concerti estivi 2015 organizzati dall’Orchestra Filarmonica Campana con l’ultimo appuntamento “InCanto Chopin” mercoledì 29 luglio alle ore 21.15 nei Giardini del Circolo Unione di Pagani. In scena un nuovo lavoro in prima esecuzione dedicato alla musica di Fryderyk Chopin, in questo caso i famosi Notturni, con i testi originali del poeta Luciano Varnadi Ceriello, elaborati musicalmente da Giulio Marazia e Ivan Antonio; le tavole pittoriche realizzate appositamente per la serata e dedicate ad ogni brano del lavoro sono di Amelia Musella. “InCanto Chopin” è un Recital per voci recitanti, solisti e gruppo da camera. All’interno di esso, sono contenuti i testi composti per 8 “notturni” di Chopin. Tali testi sono stati scritti rispettando la struttura melodica del compositore polacco, per cui, le melodie di Chopin, con l’aggiunta della parte letteraria, sono state trasformate in canzoni. L’ Opera, nella sua estensione teatrale, con il titolo “Ho sognato Chopin”, ha ricevuto numerosi riconoscimenti in premi e concorsi letterari nazionali. La genesi di tale opera risale alla notte del 26 settembre 2012 quando l’autore dei testi Luciano Varnadi Ceriello, durante un sogno, gli apparve Chopin che gli chiedeva di scrivere un testo adagiato sulla linea melodica del suo Notturno oggi più famoso: l’Op. 9 N°2 in Mi bemolle.Ma non finisce qui! Il pianista espresse anche il desiderio, che in tale testo si descrivesse sua madre intenta a comporre musica, in attesa che suo marito rientrasse dal lavoro. Al risveglio, per citare le stesse parole dello scrittore, “non badai più di tanto a quello strano sogno, mi alzai e, dopo circa una mezz’ora, mentre ero intento a radermi, avvertii provenire dal televisore delle note che catturarono la mia curiosità. Quella melodia immediatamente mi parlò e mi dettò delle parole. Nel corso di quell’esperienza, mi sono innamorato delle melodie del pianista polacco e, un po’ alla volta, la sua musica mi ha dettato i testi per tutti i Notturni che aveva composto.Sono nati, così, i brani “E la fata danzò”, “Farinelli”, “Un Clochard”, “La statua vivente” e gli altri. Come genere musicale, il “Notturno” proviene dall’ambiente stilistico del classicismo viennese, da Mozart, da Haydn, dove era applaudito come sinonimo di Serenata, Divertimento, Cassazione, quindi una musica da suonare all’aperto, alle feste, tra i circoli della nobiltà. Possiamo dire che il “Notturno” non aveva alcunché di notturno. Non c’era traccia dei misteri, delle emozioni, delle sensazioni che la notte, anche poeticamente, in letteratura, ha sempre portato con sé. Per dirla con Piero Rattalino, docente e storico del pianoforte, «il Settecento aveva celebrato la notte in senso eminentemente sociale, come il luogo dello svago. L’Ottocento, invece, la celebrò come il rifugio dell’io che si ritrae in se stesso, isolato dal mondo e, non di rado, preda di fantasmi…».A un certo punto, dunque, questo nuovo modo di concepire e vivere la notte inizia a trovare un diverso spazio sul pentagramma nella poetica romantica che si fa largo nel cuore dell’Europa. Il primo a usare il titolo di “Nocturne” per alcune brevi musiche fu il compositore irlandese John Field, allievo a Londra del nostro Muzio Clementi. Fu lui a dare il soffio di vita al “notturno pianistico”, pensato come una pagina lirica sentimentale, malinconica, intimistica, organizzata su melodie accompagnate da semplici accordi arpeggiati (e qui ci sarebbe da dire che certa musica banalmente minimalista di oggi, costruita proprio in questo modo per essere facilmente vendibile sul mercato della “classica commerciale” non abbia inventato nulla: aveva già anticipato tutto John Field). E’ questo stile che colpì Chopin nei suoi anni di giovane musicista: ne rimase affascinato tanto da scrivere il primo Notturno nel 1827 a, 17 anni, al quale ne seguirono altri 19, che costituiscono il corpus di maggiore spessore compositivo e lirico. Gli interpreti della serata saranno Luciano Varnadi Ceriello e Teresa Barbara Oliva, voci recitanti, Giusy Luana Lombardi, soprano, Achille del Giudice, tenore, Andrea Montella, violino, Annabruna Corrado, violoncello e Giulio Marazia, pianoforte.