Un viaggio nella Salerno degli anni Novanta

Alfonso Angrisani

In diverse  occasioni è stato più volte scritto che Salerno ha cambiato volto nel giro di quattro lustri.  La rivoluzione urbanistica, che ha interessato la città, è  iniziata sul finire degli anni Ottanta  e proseguita per tutti gli anni Novanta fino ai giorni nostri. Durante questa fase sono stati demoliti  palazzi fatiscenti, strutture pericolanti nei vari quartieri cittadini ed inoltre si è dato inizio alla riqualificazione di  aree abbandonate, mettendo ben in risalto le bellezze della città ippocratica.  Tralasciando il discorso sui fattori politici e sulle scelte di natura urbanistica che hanno accesso numerosi e vivaci dibattiti tra i vari intellettuali della città voglio far tornare le lancette dell’orologio indietro magari a venti anni fa, al 1995 provando a chiudere gli occhi,  simulando di fare una  passeggiata partendo da Mercatello ed arrivando fino al Teatro Verdi. Al fine di semplificare e per entrare bene nell’atmosfera, è doveroso parlare al presente ed eventualmente al futuro. Allora torniamo all’anno 1995: i telefonini con la carta prepagata ancora dovranno uscire, bisogna aspettare ancora qualche anno, da poco è uscito il Windows 1995 come programma informatico, vengono ancora utilizzati i videoregistratori e le audiocasette, il Premio Oscar viene vinto da Tom Hanks come attore protagonista del Film “Forest Gump”, siamo abituati a vedere Mara Venier la domenica su Rai Uno, mentre conduce “Domenica in “, mentre la domenica sera ci piace vedere Stranamore in onda su canale 5 condotto dal giornalista Alberto Castagna. Per radio ascoltiamo Le Ragazze“, una canzone cantata da un gruppo salernitano” I Neri per caso”, che hanno trionfato a Sanremo. Per strada è possibile incontrare  i contrabbandieri  di sigarette estere, mentre i bidoni  grigi della nettezza urbana sono ubicati nelle traverse cittadine e vengono utilizzati da più caseggiati. Il  Governo Nazionale è costituito da i tecnici, con a capo Lamberto Dini,  appoggiato da una coalizione ampia. Ancora deve nascere l’Ulivo, come soggetto politico nuovo. Alla Regione Campania abbiamo come presidente  Massimo Rastrelli, il quale dopo alcuni anni, verrà sfiduciato a seguito di un ribaltone,  per favorire  Andrea Losco. L’ex consigliere comunale Dc, Alfonso Andria,  è eletto presidente della Provincia di Salerno, appoggiato anche dagli ex comunisti,  vincendo un ballottaggio contro Carlo  Chirico, appoggiato da una coalizione di Centro Destra, costituita da Forza Italia- Alleanza Nazionale e dai Centristi Casini e Buttiglione. Al Comune, Vincenzo De Luca come sindaco, che qualche anno ha vinto contro Pino Acocella, nella prima elezione diretta del sindaco dove i candidati del primo turno, arrivavano  a quattordici.  Eccoci a Mercatello: ci troviamo a Piazza Monsignor Grasso. Proprio in prossimità del Centro della Piazza sorge  un’ area verde a Natale, che viene adibita come luogo per accogliere un presepe. Manca la statua del prelato, dal quale prende il nome la Piazza, che alcuni decenni prima era stato vescovo di Salerno, infatti la statua sarà  installata soltanto attorno agli anni Duemila. Alcuni esercizi  commerciali storici di Mercatello ci sono, come la Pizzeria una volta chiamata “Lo squalo”,  che da poco ha cambiato gestione; una cornetteria all’angolo, il famoso bar Tirreno, per anni utilizzato come punto di riferimento; il panificio  Schiavone, in prossimità della Fermata Atacs; in prossimità della Chiesa Santa Maria a Mare stanno provvedendo ad effettuare dei lavori per un parco urbano, che prenderà il nome di Parco del Mercatello, che toccherà i quartieri di Pastena Mercatello Q4. Per andare a Mariconda è possibile accedere al  sottopassaggio, ubicato sotto il Pastificio Antonio Amato, molte volte utilizzato come urinatoio pubblico da gente dotata di poco senso civico. Ci sono gli stabilimenti balnerari da anni come Lido, Nuovo Mercatello, Miramare ed Arenella: il parroco del quartiere è Don Antonio Galderisi e Liberato Martuciello è il sagrestano della Chiesa. Al posto del Mc Donalds vi è l’autostazione Agip e per mangiare una pizza, cozze e bere birra, costo  10.000 lire da Peppe a Seccia. Dopo Mercatello, Pastena: passeggiando per il mare, vediamo  un palazzo  fatiscente grande, sporco,  le cui finestre riportano vetri rotti e porte arrugginite.  Fino a qualche anno fungeva da scasso per la demolizione dei veicoli dismessi, poi l’area verrà bonificata e prenderà il nome di Polo Nautico con ristorante, albergo ed altri servizi connessi,  tantissimi esercizi commercial;i voglio ricordare che appartengono alla storia di questo quartiere il Bar Roberto; il Negozio Bottone, che vendeva capi di abbigliamento;  il minimarket di Antonio, che sorge nei pressi dei Portici della Farmacia Nappi; il Bar di Nardelli; il salone di Enrico il barbiere, di fronte il Porticciolo;  il Supermercato Dolcaf; La pizzeria La Cambusetta;  la piazza piccola, che si trova vicino al chiosco, chiamata Piazza Dei Drogati; la Piazza Centrale, assieme al porticciolo viene  frequentato da tutti i residenti della zona, specialmente il porto rappresenta il cuore pulsante di questo quartiere. I sacerdoti Pietro Mari ed Andrea Vece riescono a coinvolgere la cittadinanza su varie tematiche,  dalla solidarietà al cineforum: via Madonna di Fatima è ancora chiusa da un muro in due; Villa Carrara appare una casa arroccata, che diventa rifugio di gatti selvatici  e ratti, piena di erbacce ed usurata dal tempo e dall’incuria. Nei pressi del cineforum, una copertura di plastica copre la bocciofila; le donne si recano a fare compere al Supermercato GS lungo via Posidonia;  i bambini preferiscono trascorrere le ore liete sul lungomare alle giostrine, mentre gli anziani, dopo aver passeggiato al porto, stazionano davanti  il negozio di Elettrodomestici  Picciotti, per vedere le partire di calcio nelle ore pomeridiane . Dopo aver attraversato l’area adiacente giostrine, Torrione,  il Mercato Rionale  è stato trasferito da alcuni anni da via Volontari della Libertà ad un’ area che sorge nei pressi dell’ex area adibita per i container, dove decenni addietro sorgeva il silurificio Soriente;  il parco dei bimbi rappresenta un angolo verde, che si affaccia sul mare, dove è possibile ammirare da una parte la Costiera Amalfitana, dall’altra la costiera Cilentana. I ragazzi trascorrono le loro ore pomeridiane  presso il Campetto della Chiesa Santa Maria ad Martires, nei pressi della Palazzina di Tv Oggi; i giardinetti della Carnale sono frequentati da persone di ogni età, per mangiare un ottimo gelato artigianale  che viene prodotto ancora con aromi naturali dal Signor Giovanni Mautone; l’Ex Cementificio non fuma più e dicono che lo vogliono abbattere per costruirvi un grande albergo;  il Forte della Carnale, torre  cavallara a pianta quadrangolare, che era stato costruito dagli spagnoli e che per secoli ha difeso la città dalle scorrerie dei Turchi  e circondato da un alone di mistero, viene utilizzato per svolgere spettacoli  teatrali. La Caserma Cascino da qualche anno D’Avossa. Un ponte permette il passaggio quotidiano di un treno merce dal Porto, alla stazione. Tra i parroci del rione ricordiamo Padre Giuseppe Ceglia, Don Giovanni Masullo e Padre Luigi Zoccola, della Chiesa di San Felice in Felline, originario della vicina San Cipriano. Dopo il Cementificio, Piazza della Concordia e tante bancarelle, giostre per bambini  venditori di audiocassette, libri, giocattoli: frequentata da Salernitani, nonché da molta gente molta proveniente dalla provincia salernitana altra invece,  della bassa Irpinia. Proprio nel cuore della Piazza sorge la Nave Ristorante, costruita dai Tedeschi a cavallo delle due guerre ed adibita a sala per cerimonie.   Per andare a giocare a bowling è possibile farlo attraversando la strada  e recandosi ad un esercizio chiamato “Turbobowling”;  l’autostazione della Sita si trova a pochi passi da piazza della Concordia in uno stabile lungo corso Garibaldi. Il Corso Vittorio Emanuele  è adornato da panchine e cupole, esiste ancora attivo un cinema; per recarsi nuovamente alla zona orientale, è possibile attendere l’autobus su Corso Garibaldi,  presso le pensiline ubicate davanti avBarbirotti viaggi, davanti la pasticceria Fasolino oppure davanti la rosticceria Romana vicino La Stazione; il biglietto costa 1000 lire ed è giallo paglierino. Al Centro del Corso troviamo il Cinema Capitol,  la Standa e quando passeggiamo per via Velia, è possibile trovare un cane bellissimo, Filippo,  di razza Chow chow;  è possibile comprare del pesce fresco alla  Rotonda, che dopo qualche anno cambierà radicalmente immagine e da mercato rionale si trasformerà in una piazza con bar e ristoranti  e sarà frequentata da numerosi turisti nel periodo natalizio, in occasione di “Luci D’Artista”. Intanto  stanno procedendo alla ristrutturazione del   Centro Storico, dopo qualche anno non farà paura anzi, di notte, verrà frequentato da ondate di giovani: qui laboratori artigianali, bar, pubs e ristoranti, mentre ora i ragazzi  salernitani frequentano sia il corso, che  il Lungomare oppure altri la sera i locali di Cava.  La villa comunale è in ristrutturazione,  dietro il Jolly hotel ci sono ancora i depositi, qualche baracca:  di notte diventa pericolo rosso frequentare questa zona; sopra la spiaggia di Santa Teresa esiste il Parco Giochi, che viene frequentato dai bambini delle Fornelle e delle Galesse. Tra i vari esercizi commerciali ricordiamo il Bar delle Sorelle Cardella, di fronte il Teatro Verdi, la Pasticceria Sparano, la Pasticceria Vitolo,  Cacciatore che vende motorini, il ristorante Nicola dei Principati, la profumeria Citarella. Dopo aver esaurita questa passeggiata immaginaria, ricordiamo che per strada erano diffusi ciclomotori come S^ e Ciao, le cabine telefoniche erano presenti in ogni strada, era possibile recarsi nei pressi della stazione di Salerno e telefonare. Molti ricordano ancora la struttura  in ferro del Gasometro a Torrione Alto oppure una cabina colore  verde acqua, utilizzata dalla Polizia Municipale, ubicata nelle adiacenze del Palazzo delle Poste Centrali. In città erano presenti tanti militari di leva, tra le abitudini dei salernitani quella di fare la collezione di schede telefoniche: i primi immigrati dell’est Europa erano venditori di vari oggetti usati, come binocoli, strumenti per misurare la pressione, canne da pesca; si mettevano negli angoli delle strade e folla di acquirenti e curiosi li circondavano. Un caffè costava nei bar di periferia 800 lire, mentre al centro 1000 lire; il quartiere Europa si chiamava Q 4;  in alcune zone della città, alcune famiglie vivevano nei container; la crisi era una parola sconosciuta; si fumava ancora in tribunale e nei ristoranti;  per strada le bambine giocavano alla famosa “Settimana” oppure a “Un due tre Stella”;  nei pressi del dopolavoro ferroviario vi erano i ragazzi che giocavano a pallone; era possibile vedere il cinema d’estate allo Stadio Vestuti; le mozzarelle si compravano sfuse; un pacco di pasta costava 800 lire ; Il Mc Donald’s si trovava nel centro storico e nel tratto antistante la gelateria Nettuno vi erano delle fontane tricolori nel mare; non esisteva il digitale terrestre, tutti ricordano emittenti televisive locali, come Telesalerno uno, Quarta Rete Tv; radio locali come Radio Tris, Radio Gamma, Radio Salerno City e Radio Napoli Uno , allietavano le giornate  e tante altre cose ancora, che non basta un articolo per darne conto alle emozioni, sapori e sensazioni tipiche di una Salerno andata!