“Difendiamo i nostri figli”, per il futuro dell’Italia e dell’Occidente

Una settimana fa, il 20 giugno 2015, a piazza San Giovanni in Laterano:un milione di persone, decine di migliaia di famiglie rispondo all’appello del Comitato Difendiamo i nostri figli e si riuniscono spontaneamente, dal basso per dire no alle unioni civili e alle teorie di genere nelle scuole. Il Comitato Difendiamo i nostri figli, nasce il 2 Giugno 2015. Tra i promotori Simone Pillon, Gianfranco Amato, Costanza Miriano Mario Adinolfi, Alfredo Mantovano, Jacopo Coghe e Massimo Gandolfini che ne diviene il portavoce. Nomi da sempre impegnati sui temi della famiglia. Questa volta si sono riuniti per uno scopo preciso: difendere il futuro dei nostri figli, dicendo no al disegno di legge Cirinnà sulle unioni civili (che di fatto le equipara al matrimonio e apre alle adozioni gay) e no alla colonizzazione ideologica delle scuole da parte della teoria gender. Due minacce per la famiglia e per i più deboli, i nostri figli. Sorto in vista della manifestazione, il Comitato non ha esaurito i suoi compiti. Vi sono ancora spese per la manifestazione cui far fronte e soprattutto iniziative future che questo netto successo reclama. I media principali hanno taciuto o distorto gli avvenimenti, attaccando e insultando sia gli organizzatori sia le famiglie, entrambi accusati di essere parte di una ‘Italia incivile’. Tuttavia cominciano a vedersi i primi effetti. Infatti il 23 giugno, il Governo ha dato parere neutrale al ddl Cirinnà, che ora non è più blindato. I parlamentari sono ora liberi di esprimere un voto sul merito. Nel frattempo l’on. Meloni ha avanzato in parlamento un’interpellanza chiedendo al Governo di esprimere la reale posizione sulle tematiche di teoria di genere. Tuttavia il maxi emendamento del Governo sulla Riforma della scuola, approvato in Senato nella seduta del 25 giugno, al comma 16 apre uno spiraglio all’insegnamento delle tematiche del ‘Gender’ nelle scuole. Non perdiamoci d’animo! Proprio l’evento del 20 giugno ha avuto il pregio di stimolare la nascita di un comitato trasversale alle forze parlamentari che raccoglie un centinaio tra senatori e deputati per “difendere e sostenere la famiglia”. Echi importanti anche a livello locale. Il neo-sindaco di Venezia Brugnaro, ha bloccato l’utilizzo di un migliaio volumi che la precedente amministrazione aveva acquistato come “favole anti-discrimanzione”. In realtà storielle finalizzate a inculcare la teoria gender ai bambini. Ma è chiaro che la battaglia per la difesa dei nostri figli, qui in Italia, a Roma, ha un importante significato simbolico per l’Europa e l’Occidente. Dopo l’Irlanda, i riflettori ora sono puntati sull’Italia. Una attenzione strumentale anche in vista di possibili tentativi di condizionare la discussione del prossimo Sinodo dei Vescovi della Chiesa Cattolica.Il nostro paese infatti è uno degli ultimi baluardi offerto al dilagare dell’ideologia gender, la nuova ‘colonizzazione’  descritta da Papa Francesco. L’esito del dibattito può segnare il cambio di tendenza nel resto d’Europa.

Fondazione Novae Terrae, fin dall’inizio impegnata a livello internazionale nella  promozione della famiglia e dei suoi diritti, ha dato il suo pronto sostegno al Comitato. Novae Terrae si dedica alla promozione e al sostegno dei diritti umani e qui sono in gioco alcuni tra i più fondamentali. Il futuro dei nostri figli, del nostro paese, anzi dei nostri paesi passa per la difesa della famiglia fondata sul matrimonio tra un uomo e una donna. Basta con la colonizzazione ideologica, basta con l’attacco alla famiglia. Occorre aprirsi al futuro, al futuro dei nostri figli. Promuoviamo la famiglia e difendiamo i nostri figli, il futuro del Paese, dagli attacchi ‘inquinanti’. Un vero rispetto della ecologia umana chiede a ciascuno di noi gesti di responsabilità, non solo per preservare un ambiente sociale e culturale ecologicamente rispettoso della natura umana, ma anche per poterlo donare alle future generazioni. Un nostro impegno per l’oggi e il domani dell’Italia.Luca Volontè

CEO Fondazione Novae Terrae
La Fondazione “Novae Terrae”è impegnata a livello internazionale nella promozione dei diritti umani e in soprattutto della famiglia e dei suoi diritti, ha dato il suo pronto sostegno al Comitato “Difendiamo i nostri figli”.