Ravello: Salernitana ricorda Di Bartolomei a 21 anni dalla morte

A ventun’anni esatti dalla morte, Ravello ricorda la figura di Agostino di Bartolomei, storico capitano di Roma e Salernitana. Sabato 30 maggio, presso il suggestivo Complesso Monumentale dell’Annunziata (ore 19,00) sarà presentato il libro Guidaci ancora Ago di Pietro Nardiello (Eclettica edizioni) nel ricordo di uno tra i più grandi calciatori italiani, scomparso tragicamente il 30 maggio del 1994 a Castellabate: precisamente dieci anni dopo la sconfitta nella finale di Coppa dei Campioni contro il Liverpool all’Olimpico. L’appuntamento, che rientra nella rassegna culturale “Riflettori – i laboratori aperti di Ravello”, vedrà la partecipazione di numerosi ospiti: a partire da tre tesserati dell’U.S. Salernitana 1919 inviati appositamente dalla società. Confermata la presenza del centrocampista Davide Moro che nella Città della Musica potrebbe dare sfoggio delle proprie doti canore. Ad accompagnare i calciatori il team manager Sasà Avallone e il presidente del Centro di Coordinamento Salernitana Clubs Riccardo Santoro. La serata avrà inizio con un viaggio nella vita e nella carriera di Di Bartolomei, dagli esordi con la Roma ai successi, fino alla scelta “di vita” che lo portò a vestire il granata a fine carriera per riportare la Salernitana in serie B dopo 24 anni d’inferno in terza serie. All’avvocato romano Gabriele Pescatore il compito di ripercorre le fasi salienti della carriera del capitano giallorosso degli anni ’80 fino a quella maledetta finale di 31 anni fa. In collegamento Skype Roberto Breda, bandiera della Salernitana che nei giorni immediatamente successivi la scomparsa di DiBa fu protagonista del ritorno dei granata tra i cadetti ma con la morte nel cuore. Nel corso della serata saranno proiettate immagini e contributi video inerenti l’indimenticato capitano silenzioso, ancora oggi un esempio da seguire in un calcio sempre più malato e senza punti di riferimento. Un campione, un numero dieci, un uomo dalla personalità controversa Di Bartolomei. Il suo rammarico più grande è stato quello di essersi trovato “fuori gioco”, in un mondo, quello del calcio, in cui non si riconosceva più. Parte del ricavato proveniente dalle vendite dei libri sarà devoluta per le cure del piccolo tifoso granata Armandino De Sio, affetto da Sarcoma di Ewing. Durante lo scorso campionato la sua vicenda aveva mobilitato tutto il mondo del calcio italiano.