Salerno: regionali, Gallo contro affissioni manifesti, provvederà da solo

“Non poteva scorrere addosso senza lasciare una traccia. Il duplice omicidio di Fratte, avvenuto martedì scorso, per il quale le autorità inquirenti ipotizzano una vendetta per il cosiddetto “racket delle affissioni”, mi ha profondamente turbato anche per gli strascichi polemici che ne sono scaturiti sui mass media. Trovo assolutamente fuori luogo la falsa indignazione di chi fa solo finta di non sapere che in occasione delle tornate elettorali, in ogni città italiana si scateni una vera e propria guerra dei manifesti, consumata per lo più di notte a colpi di colla e volti avversari strappati. Così come ritengo necessario ancora oggi, nell’era degli smartphone e dei tablet, affidare ad un manifesto murale il proprio messaggio per l’elettorato. Tutti devono avere la possibilità di conoscere chi siano i candidati, a maggior ragione se si tratta di cittadini elettori di una certa età e non avvezzi all’uso delle moderne tecnologie. Ecco perché ho maturato l’idea di non rinunciare alle affissioni dei miei manifesti elettorali – come ha proposto un candidato di un’altra lista – ma ho deciso di affiggerne solo una parte, in prima persona e ovviamente negli spazi consentiti, senza affidarmi a terze persone. Così facendo, ho anche intenzione di devolvere il denaro risparmiato in beneficenza agli amici Missionari Savierani di Salerno. Non si tratta di un gesto populistico, bensì di una volontà di dare un piccolo e umile segnale di civiltà contro l’imbarbarimento della campagna elettorale”.