Roma: melanoma, al via campagna nazionale “Il Sole per amico”

Un’incidenza più che raddoppiata negli ultimi 30 anni. Uno sviluppo subdolo e aggressivo che ne fa il più temuto tra i tumori delle pelle. Non si parla mai abbastanza di melanoma, uno dei tumori a maggiore crescita nelle società occidentali, con elevata mortalità. Con l’estate aumentano le occasioni di esposizione non protetta ai raggi UV del sole, principale fattore di rischio. Ma durante tutto l’anno il crescente uso di lampade abbronzanti e di lettini solari espone la popolazione, soprattutto i più giovani, ai raggi UV artificiali, considerati cancerogeni dall’Organizzazione Mondiale della Sanità e, in Italia, vietati ai minorenni. Per accendere i riflettori sul rischio melanoma e sull’importanza di una corretta esposizione al sole parte oggi “Il Sole per amico”, campagna nazionale di prevenzione primaria del melanoma, promossa da

IMI – Intergruppo Melanoma Italiano, con il patrocinio del Ministero della Salute e dell’Associazione Italiana di Oncologia Medica, e resa possibile grazie ad un’erogazione di Merck & Co., per il tramite della sua consociata italiana MSD.«Sono fermamente convinta che il melanoma sia una tipologia di tumore che può essere contrastata attraverso un’efficace azione di prevenzione ­– afferma il Ministro della Salute Beatrice Lorenzin – per questa ragione diventa ancora più importante, grazie ad iniziative come quella avviata da IMI, innalzare il livello di attenzione della popolazione, diffondendo nell’ambito della stessa la cultura della prevenzione e, soprattutto, informando il maggior numero di persone possibile sull’importanza degli screening diagnostici al fine di limitare l’insorgenza dei tumori e di combattere gli effetti potenzialmente devastanti». Nell’ambito della campagna uno spot interpretato da Licia Colò, attività d’informazione nelle stazioni di Roma e Milano a giugno e nelle località della Riviera Adriatica nei weekend di luglio, un sito web e una pagina Facebook inviteranno i cittadini a prendere solo il bello del sole e, in occasione delle prossime vacanze, ad aumentare il livello di attenzione proteggendosi sempre in maniera adeguata al mare o in montagna. E dall’autunno la campagna proseguirà nelle scuole elementari con attività educazionali che coinvolgeranno i ragazzi insieme agli insegnanti e alla famiglie. Mobilitato anche il fronte delle Istituzioni: a tutti i deputati e senatori in questi giorni è stato recapitato un cappellino, gadget della campagna, da indossare per invitare i cittadini a esporsi al sole senza rischi. «La prevenzione primaria del melanoma è un obiettivo strategico dell’Intergruppo Melanoma Italiano, un network multidisciplinare di specialisti impegnati nella ricerca e nella cura di questo tumore: in questi anni sono stati fatti molti passi in avanti sul fronte della diagnosi e delle terapie per il melanoma, ma la consapevolezza dei cittadini non è cresciuta nella stessa misura», afferma il presidente dell’IMI Paola Queirolo, Responsabile Oncologia Medica dell’IRCCS-AOU San Martino-IST di Genova. «Questa campagna nazionale nasce per diffondere la cultura della prevenzione tra la popolazione, e in particolare tra i bambini in età scolare e le loro famiglie, e creare un fronte comune tra medici, cittadini e Istituzioni, contro il melanoma, a favore della salute e della sostenibilità del Servizio Sanitario». L’iniziativa dell’IMI recepisce una delle indicazioni del Piano Nazionale della Prevenzione 2014-2018, che raccomanda la realizzazione di campagne di comunicazione per informare giovani e giovanissimi sui rischi e i danni prodotti dall’eccessiva esposizione ultravioletta solare e artificiale.«Come rappresentante delle Istituzioni, oltre che come medico, sostengo questa iniziativa, in coerenza con il Piano Nazionale della Prevenzione, perché il melanoma è una patologia ancora troppo poco conosciuta ed è compito della politica supportare con la propria presenza queste importanti iniziative di sensibilizzazione», afferma Federico Gelli, componente della Commissione Affari Sociali della Camera dei Deputati e promotore istituzionale della campagna. «Ma non solo, il ruolo delle Istituzioni è fondamentale al momento della cura di queste patologie, sostenendo scelte di politica sanitaria che aiutino i medici e i pazienti garantendo loro un accesso equo alle terapie innovative». In Italia attualmente almeno 100.000 persone convivono con un diagnosi di melanoma. Circa 10.000 i nuovi casi ogni anno. L’età media dei pazienti con diagnosi di melanoma è di soli 50 anni e il 20% dei casi viene riscontrato in pazienti di età compresa tra 15 e 39 anni. Il tasso di mortalità resta ancora molto elevato poiché nella maggior parte dei casi questo tumore viene diagnosticato in fase avanzata o metastatica: muore almeno il 20% dei pazienti. L’esposizione ai raggi ultravioletti (UV), la presenza di nei o lentiggini e la carnagione chiara associati a fattori genetici di suscettibilità sono i principali fattori di rischio. Le scottature solari prese durante l’infanzia o l’adolescenza possono innescare un processo patologico che, a distanza di molti anni, può favorire la probabilità di sviluppare il melanoma in soggetti predisposti. Ma quali sono le regole fondamentali per una corretta esposizione al sole suggerite dagli specialisti dell’IMI in vista delle vacanze? «È importante esporsi gradualmente per ridurre il rischio di scottature», spiega Ignazio Stanganelli, Referente per la Dermatologia di IMI e Responsabile del Centro clinico-sperimentale di Oncologia Dermatologica dell’I.R.S.T. – Istituto Scientifico Romagnolo per lo Studio e la Cura dei Tumori. «Bisognerebbe cominciare da un’esposizione di 45-50 minuti il primo giorno aumentando ogni giorno il tempo di esposizione fino ad ottenere in 15-20 giorni un’abbronzatura uniforme e duratura. Si dovrebbe ridurre l’esposizione tra le 11.00 e le 15.00 ora legale. E sotto il sole sarebbe sempre consigliabile utilizzare indumenti e un cappellino e proteggersi con creme, applicandole in dosi adeguate e per più volte, ogni 2-3 ore. I bambini devono essere assolutamente protetti dalle scottature e va evitata l’esposizione diretta dei neonati fino a 1 anno». Prevenzione, quindi, ma anche e soprattutto ricerca sono i contenuti della partnership strategica sviluppata a partire dal 2014 tra MSD e Intergruppo Melanoma Italiano, cornice di questa campagna. «I tumori della pelle in generale, e il melanoma in particolare, costituiscono una grave minaccia per la salute di milioni di persone e per la stessa sostenibilità del Servizio Sanitario. Ma alla “pericolosità sociale” della patologia non è purtroppo, associata una pari attenzione in termini di prevenzione», afferma Pierluigi Antonelli, Presidente e Amministratore Delegato di MSD Italia. «Come MSD siamo particolarmente orgogliosi della partnership con l’Intergruppo Melanoma Italiano, sostenuta da un contributo liberale complessivo di oltre 800.000 dollari, che ha portato al finanziamento di 9 borse di studio e oggi alla realizzazione di questa importante campagna di prevenzione. Il nostro impegno però è altrettanto forte nella ricerca che, proprio in questi ultimi anni, sta portando a grandi innovazioni terapeutiche proprio in ambito oncologico». Madrina della campagna è Licia Colò, viaggiatrice esperta di latitudini “rischiose” e mamma di una bambina che dichiara: «mi sento vicina ai messaggi di questa campagna, anche perché al sole mi scotto facilmente a causa del mio fototipo: proteggere noi e i nostri figli è una questione di conoscenza e di buone abitudini. Se in passato sono stata poco attenta, oggi proteggo me stessa e mia figlia con creme ad alta protezione, cappello e occhiali da sole».