Napoli: 88 candeline per Gerardo Marotta, una vita per la cultura italiana

Giuseppe Lembo

La figura di Gerardo Marotta, dall’alto dei suoi 88 anni è un’importante figura nel mondo della cultura italiana. La sua è stata una vita di impegno per lo sviluppo e la crescita umana attraverso le tante importanti azioni culturali, non sempre alla giusta attenzione italiana, soprattutto da parte di chi ha lungamente governato questo nostro Paese, con un fare indifferente per la cultura. Sarebbe veramente lungo percorrere le tante esperienze umane e soprattutto culturali di Gerardo Marotta; dell’avvocato napoletano Gerardo Marotta che, con grande impegno ha dedicato la sua vita alla cultura a Napoli, in Campania, con riflessi importanti in Italia, in Europa e senza tema di smentita nel mondo. Al centro del suo impegno per la cultura, considerata una via obbligata per la crescita umana e sociale, l’uomo del nostro tempo e soprattutto l’uomo legato alle difficoltà del mondo meridionale e più in generale l’uomo legato alle sempre più crescenti difficoltà dei Sud del mondo, sempre più lontani dal Nord attivamente operativo e protagonista di sviluppo soprattutto per la dinamica operatività delle sue risorse umane. Marotta è un grande pensatore fortemente consapevole dei mali del Sud e della Campania in particolare; forte in lui la sua  sofferenza umana, il frutto di mondi lontani e non sempre rispettosi dell’uomo, delle sue libertà, dei suoi diritti, primo dei quali, il diritto alla vita nel rispetto primario dei valori della vita, valori intoccabili in quanto patrimonio umano dell’umanità. Gerardo Marotta, consapevole di tutto questo, si è posto al centro di un processo di crescita appellandosi alla forza fondante della cultura, di quella cultura in cui ha sempre creduto e che gli ha dato sempre la forza di guardare avanti e di affrontare le tante non facili sfide ed incomprensione del nostro tempo. Braccio armato del suo attivismo di pensiero è stata la fondazione dell’Istituto italiano per gli Studi Filosofici, una struttura culturale che sfidando le tante difficoltà del nostro tempo, nel prossimo mese di maggio, si appresta a festeggiare i suoi 40 anni di vita. Gerardo Marotta, per oltre mezzo secolo della sua vita ha saputo interpretare a fondo, facendola sempre più sua, quell’utopia murattiana della nazione napoletana, costruendo un modello da trasferire anche altrove in Italia ed oltre. Marotta di questa saggia utopia ne è stato attivamente interprete e protagonista; tanto, così come è saputo essere interprete e protagonista dei valori fondanti dell’uomo del mondo, in mancanza dei quali, come purtroppo nel Sud, la società non riesce a crescere culturalmente e quindi non va da nessuna parte. Il mancato giacobinismo a Napoli ed al Sud in generale, non ha permesso ai meridionali di uscire dalla solitudine della sudditanza, il male profondo di tanta gente dormiente, per questo incapace di diventare finalmente attiva protagonista del proprio futuro per un mondo nuovo, fatto di umanità, di impegno per la libertà e per i tanti diritti negati, senza i quali non è assolutamente possibile poter costruire quella società dei giusti e dei saperi, tanto, ma tanto cara a Gerardo Marotta che, da guerriero instancabile, ne ha fatto le sue battaglie di vita, molte delle quali eroicamente vinte. Gerardo Marotta per 40 anni, con il suo Istituto italiano per gli Studi Filosofici ha instancabilmente pensato al nuovo per Napoli, per la Campania, per il Sud, per l’Italia ed oltre, per il mondo intero. La forza del suo pensiero basato sui saperi del mondo è in quel Progetto culturale per l’uomo in cui ha sempre creduto, appellandosi ai grandi del pensiero universale come Platone e Vico, considerati compagni di viaggio, in un cammino dagli orizzonti ben oltre il presente, tutto teso verso il futuro, nel quale è assolutamente insostituibile il ruolo del pensiero filosofico. È su questi presupposti e con questi impegni di vita che comincia la grande ed entusiasmante avventura napoletana e poi campana e meridionale ed insieme italiana del coraggioso Gerardo Marotta, un uomo meridionale, un dono della Provvidenza, da considerare prezioso per un tempo che va oltre il nostro presente e che riguarda soprattutto, il futuro.