Bruxelles: disoccupazione giovanile, Patriciello “Abolizione limiti età concorsi pubblici”

“In un momento di drammatica crisi economica ed occupazionale credo sia compito della politica dedicare ogni sforzo alla ricerca di soluzioni concrete che contrastino la disoccupazione. Da questo punto di vista, l’abolizione del limite di età nei concorsi pubblici è non soltanto auspicabile ma soprattutto necessaria. La ricerca di un lavoro incontra già troppi limiti e barriere: abbiamo bisogno, al contrario, di aumentare le opportunità”. Così Aldo Patriciello, europarlamentare molisano, esprime il proprio appoggio alla risoluzione, in  discussione alla Camera, relativa all’abolizione del limite di età nei concorsi pubblici. “Stabilire per legge – spiega Patriciello – un limite entro il quale è consentito partecipare ad un concorso pubblico è una discriminazione anacronistica ed irragionevole. La stessa Unione Europea ha ribadito il concetto più volte, sia con sentenze della Corte di Giustizia, sia attraverso la Direttiva 78 del 2000. Adeguare il nostro quadro normativo sulla materia a quello della maggior parte dei Paesi europei contribuirebbe, inoltre, a dare una chanche in più a tutti i disoccupati dai 35 anni in su. Del resto – aggiunge l’eurodeputato azzurro – non si può pensare di aggiungere ulteriori ostacoli a coloro che già vivono una condizione di estremo disagio dovuta alla mancanza di lavoro: a nessun cittadino dovrebbe essere preclusa la possibilità di ricercare un impiego sulla base di criteri anagrafici. La dimensione assunta dalla disoccupazione nel nostro Paese ci impone di trovare accorgimenti che aumentino –  e non restringano – le possibilità di occupazione e lavoro. Sulla base di queste convinzioni ho scritto al Presidente della Commissione Affari Costituzionali della Camera, per sollecitare una rapida calendarizzazione della proposta relativa all’abolizione del limite di età nei concorsi pubblici. Mi auguro che i colleghi parlamentari possano velocizzare l’iter legislativo ed approvare in tempi rapidi gli adeguamenti normativi necessari.  Sono convinto, infatti,  – conclude Patriciello – che la lotta alla disoccupazione, specie giovanile, passi anche e soprattutto per iniziative di tal genere.