Salerno: PRC, Loredana Marino «De Luca e Caldoro, due facce della stessa medaglia»

Di seguito le dichiarazioni del Segretario Provinciale del Partito della Rifondazione Comunista di Salerno, Loredana Marino: «Votare De Luca per battere la destra? Questo refrain verrà usato senz’altro per evitare che la protesta al governo centrale e il malessere sociale si indirizzi verso il suo luogo naturale: Vozza e la sinistra. Altri diranno che De Luca è il male minore e pur di non tenerci Caldoro occorrerà turarsi il naso e votare Pd. Di nuovo. Ancora una volta verrebbe da dire. Eppure basterebbero poche cose elementari per sfuggire a questa trappola. Intanto diciamo che a forza di scegliere il meno peggio i cittadini della Campania si sono trovati sempre il peggio. Come barriera al peggio Vincenzo De Luca proprio non funziona. Nel 2010 la sua campagna da uomo d’ordine (sulla legalità soprassediamo visto che è un candidato Presidente condannato) ha finito per spianare la strada a Caldoro. È di questi giorni una fitta – scusate il gioco di parole – trattativa con gli uomini di Fitto nella Forza Italia della Campania. Nel suo trasversalismo De Luca non fa mistero di volere i voti della destra. Si dirà: certo è normale ma chiede anche i voti della sinistra. Sì ma con una sostanziale differenza : il “soccorso nero” è richiesto su alcuni punti programmatici molto chiari alla destra. È un patto tra potentati, di clientele, il patto di non tagliare i ponti dell’intreccio politica/affari. La richiesta del “soccorso rosso” invece avviene solo su vacue promesse nessuna credibile perché è il PD nazionale , di cui De Luca è espressione, che precarizza il lavoro con il Jobs Act o che distrugge l’ambiente con lo “Sblocca Italia”. De Luca e Caldoro sono due facce della stessa medaglia. E’ fondamentale per l’emancipazione democratica dei campani uscire dall’illusione che i due siano (e tanto meno rappresentino) contrapposti. La candidatura di Salvatore Vozza, la sinistra e i movimenti uniti in una unica lista, dicono che oggi in Campania l’alternativa c’è. Per battere le due destre, difendere il lavoro, l’ambiente e il diritto alla salute. È l’Altra Campania che vuole cambiare davvero.»