Salerno: riunione UPI Campania a Palazzo Sant’Agostino

Sì è tenuta questa mattina, a Palazzo Sant’Agostino, convocata dal Presidente dell’UPI Campania, Giuseppe Canfora, la riunione di tutte le Province campane, per definire  le linee di intervento in riferimento alla mancata risposta degli Organi Governativi e della Regione Campania alle funzioni  che dovrebbero essere attribuite  al nuovo Ente Area Vasta dalla legge Delrio. Alla riunione erano presenti i Presidenti, i Segretari e i Direttori generali  delle Province di Salerno, Avellino (Gambacorta)  e Benevento (Ricci), nonché il Segretario  dell’UPI Campania, Ugo Bruni.  Unica assente, la Provincia di Caserta. Nel corso dell’incontro si è discusso della situazione di forte criticità in cui versano le Province per i ritardi del Governo e della Regione Campania nell’attribuire alle Province e alla Città Metropolitana le competenze fondamentali su cui strutturare l’attività amministrativa. In particolare, si è discusso della situazione del personale provinciale, che tutte le amministrazioni hanno assunto l’impegno di tutelare in ogni sede istituzionale. Allo stato attuale,  è bene precisare  che la Provincia di Salerno sta provvedendo con fondi dell’attuale bilancio provinciale anche al pagamento delle funzioni non fondamentali. Il Presidente Canfora con tutto l’organo consiliare, nonché nella veste di Presidente dell’UPI Campania, ha ribadito  che il primo obiettivo da raggiungere è quello di tutelare i dipendenti della Provincia di Salerno e il loro salario. Al termine della riunione, si è deciso di adottare una linea comune d’intervento per definire le competenze del nuovo Ente Area Vasta finalizzate alla nuova gestione amministrativa. “Efficienza e stabilizzazione dei servizi ai cittadini e garanzie per il personale dipendente, sono le priorità di tutte le Province campane e dunque anche della Provincia di Salerno – ha affermato il Presidente Canfora -. Per questo sarà attivata al più presto ogni azione nei confronti della Regione Campania, al fine di ottenere un intervento urgente e chiarificatore. Le Province non possono più aspettare, i cittadini e i dipendenti attendono risposte e non sono tollerabili ulteriori rinvii”.