Salerno: Asl, chiusura ospedali psichiatrici giudiziari

Il 31 marzo 2015 si chiudono gli OPG, in applicazione della Legge n. 81 del 30 maggio 2014, con modificazioni, del decreto-legge n. 52 del 31 marzo 2014, recante disposizioni urgenti in materia di superamento degli ospedali psichiatrici giudiziari. Le Aziende Sanitarie hanno l’onere (previsto dal DPCM del 1.4.2008), attraverso una ristrutturazione della offerta dei servizi, di mettere la Magistratura in condizione di disporre la misura di sicurezza in contesti sanitari, con garanzie di equità di trattamento rispetto alla popolazione psichiatrica generale. A tal fine la Regione Campania ha previsto che ogni provincia sia dotata di una sezione di salute mentale in carcere. Inoltre, sempre la legge 81/2014 fa obbligo alle aziende di predisporre ed applicare, per i cittadini presunti autori di reato e con patologie psichiche, un Progetto Terapeutico Riabilitativo Individuale (PTRI) da trasmettere alla Magistratura per le determinazioni che vorrà prendere nei confronti di questi imputati o condannati. Questa attività viene garantita per la ASL Salerno dal servizio Superamento OPG e Salute Mentale in carcere, articolazione della Sanità Penitenziaria, che opera in diretta collaborazione ai servizi del DSM e dell’autorità giudiziaria. L’apertura della sezione di Salute Mentale in Carcere, nella Casa Circondariale di Salerno, ampliando l’offerta di servizi a questo particolare tipo di pazienti, permetterà una ulteriore implementazione della collaborazione inter istituzionale, indispensabile per offrire all’intera comunità, un servizio che garantisca la salute e la sicurezza dei cittadini. Il Direttore Generale in merito dichiara: “con notevoli difficoltà per il coinvolgimento delle risorse necessarie ovvero di dirigenti medici, psicologi e personale del comparto, questa Azienda è riuscita, nel rispetto delle disposizioni nazionali e regionali, a far partire dal 1 aprile p.v. la struttura  della salute mentale in carcere presso la casa circondariale di Salerno. Tale organizzazione consente di accogliere questa particolare tipologia di pazienti fornendo adeguate risposte che salvaguardano la dignità della persona in un contesto assistenziale particolare”. Voglio in questa occasione ringraziare tutti i miei collaboratori e in particolar modo il Dr. Adamo Maiese Responsabile della Sanità Penitenziaria e il Dr. Antonio Maria Pagano referente per le azioni di superamento degli OPG.