Fisciano: Ateneo, seminario “Da Campania Felix a Terra dei fuochi – business ecomafie”

Un seminario all’Università degli Studi di Salerno mercoledi 1 Aprile alle ore 11. Una regione sopraffatta e abusata dall’inquinamento ambientale, dal dramma della Terra dei fuochi e dei rifiuti. Una regione costretta a subire, costretta a veder sfumare bellezze e orizzonti che un tempo erano incontaminati. Una regione consapevole di dover alzare la testa, combattere l’atrocità dell’ecomafia che distrugge, svuota. E partire proprio dall’idea che la rassegnazione è utopia, per ricostruire e difendere un territorio che oggi sgomita tra malattie e perdite. Tra un’agricoltura abusata e “sporcata”, ma soprattutto additata. Fotografia di una realtà che non può convincere, fotografia di una Campania un tempo felice. “Da Campania Felix a Terra dei fuochi – il business delle ecomafie” , un incontro pronto a sollecitare e stimolare coscienze. Un seminario che porta con se la voglia di riscatto – promosso dall’associazione studentesca Run con il patrocinio dell’Università degli Studi di Salerno – proverà a proporsi ed imporsi come lente di ingrandimento su una vicenda attorno alla quale ruotano infinite chiacchiere ma pochi fatti. Nell’Aula Verde del Dipartimento di Scienze Giuridiche, Mercoledi 1 Aprile alle ore 11, esperti del settore e studenti discuteranno e argomenteranno un’analisi dettagliata e specifica delle non poche difficoltà che attanagliano la nostra Terra. Aprirà i lavori il Rettore Aurelio Tommasetti, interverranno poi Vito Marinella – Dirigente Arpac Campania -, Annalisa Di Giovanni – Docente dell’ambiente Dsg – , Armando Lamberti – Docente diritto costituzionale Dsg -, l’Onorevole Valentina Paris e l’Onorevole Silvia Velo.  “Non possiamo arrenderci agli interessi criminali che negli anni hanno deturpato un territorio fantastico quale è la Campania – ha sottolineato il presidente dell’associazione Run Salerno, Gennaro Quaranta -. Siamo nati qui, siamo cresciuti in questa Terra e continueremo a difenderla per il bene di chi ci vive e ci vivrà”. Perchè il silenzio è complice, uccide e mortifica sogni e speranze. Il silenzio non può farla da padrone, la speranza di un futuro migliore deve poter far parlare di sè. E una regione come la nostra non può, e non deve, restare in silenzio.