Nocera Inferiore: Rotary Apudmontem, grande successo di solidarietà con la Compagnia teatrale di Rebibbia

Rita Occidente Lupo

Al Teatro Diana, La Compagnia «Stabile Assai», che continua a registrare standing ovation, in una pierce di solidarietà. L’evento, promosso dal Rotary International Distretto 2100, col governatore Giancarlo Spezie e dal Rotary Apudmontem, presieduto da Raffaele De Santis, patrocinato dall’Amministrazione comunale, dal Ministero della Giustizia e dell’AICS, sotto l’abile scrittura e regia del dottor Antonio Turco  “Rifiuti Solidi, Rifiuti Urbani”, in un mix di testi e musica. Pillole di riflessione, vibranti tra le corde d’echi partenopei, per stigmatizzare il valore della dignità umana, in ogni condizione sociale ed in ogni stato di vita. Soprattutto quando la libertà diventa appannaggio del riscatto di chi nella reclusione, ha sgocciolato i minuti, per riappropriarsi della negata voglia di vivere. Tra note di legalità e solidarietà, scroscianti applausi per lo srotolamento del progetto “EndPolioNow”, voluto dalla Rotary Foundation, allo scopo di contrarre sempre ulteriormente la polio, in una gran fetta del mondo come la Nigeria, purtroppo ancora insistente. “Meglio accender una luce, che restare al buio!” Questo l’assist che De Santis ha lanciato in apertura, ricordando la saggezza di Confucio, nel poter incarnare stille altruistiche che l’estesa famiglia rotariana, ramificata in tutto il mondo, vive al suono della campana. La serata di beneficenza ha visto calcare le scene attori che vivono il disagio della detenzione totale o parziale. La drammaturgia penitenziaria, uno dei tasselli non accessori del programma di riabilitazione degli ospiti di Rebibbia, che nel luglio 1982, fecero la loro prima comparsa teatrale al Festival di Spoleto. Una storia trentennale ha consentito alla Compagnia, formata da detenuti e da semiliberi, oltre che da operatori carcerari e musicisti professionisti, di esibirsi nei maggiori teatri italiani. Alcuni dei protagonisti hanno partecipato anche al film «Cesare deve morire», diretto dai fratelli Taviani. Di recente, il film documentario sulla storia della compagnia «Assai», con particolare riferimento alle storie di cinque di loro, detenuti con lunghe pene o ergastolani, che dall’esperienza teatrale, hanno saputo trarre nuova linfa per reinventarsi e crearsi anche una cultura «La verità nell’ombra», di Patrizio Pacioni.  “Calcare la solidarietà, nella difesa alla legalità- ha concluso De Santis- quanto la famiglia rotariana si prefigge, mitragliando svariate iniziative a tutto campo. Certamente, in un momento forte dell’anno, quale quello pasquale, avere l’opportunità di polarizzare l’attenzione verso  i lontani, partendo da chi vive il disagio e cerca di riabilitarsi, calandosi in ruoli contemporanei, che hanno scritto pagine autorevoli di lotta alla corruzione nel nostro tempo, encomiabile. Credo che mai come in questo momento fatti e non parole debbano assurgere a testimonial di un ‘inversione di rotta, rispetto al malcostume ed all’indifferenza. La solidarietà non può non riservare consensi in chi ogni giorno lotta per parità di diritti ed affrancamento dell’indigenza, da erronee speculazioni globalizzanti!”