Salernitana vince a Catanzaro e riprende fuga solitaria

Maurizio Grillo

E’ la vittoria del gruppo. E’ la vittoria di una squadra che, come a Matera, trasforma il dramma personale di un proprio compagno di squadra in una partita tutto cuore e vinta al 94′ grazie al calciatore più atteso. Non avevano brillato i granata, salvati in cinque occasioni da un Gori in formato super a cospetto di un Catanzaro che, appena due mesi fa, contro il Benevento era parso in caduta libera salvo poi riscoprirsi avversario di spessore e con enormi motivazioni nonostante la classifica. Segna Cristea e Salerno impazzisce: lacrime in campo e sugli spalti, un boato liberatorio in città, in provincia, in tutt’Italia, mentre altrove la zona Cesarini risultava più indigesta rispetto a lunedì scorso, quando Diop gelò l’Arechi e rilanciò le ambizioni beneventane. E’ la vittoria della storia, perchè questa Salernitana ha già fatto più punti del Perugia che l’anno scorso trionfò da capolista, perchè non aveva mai vinto a Catanzaro e perchè in trasferta sta battendo record su record sciorinando un calcio a tratti piacevole come accaduto a Lecce la settimana scorsa. Granata più forti anche dell’arbitro: ingiusta l’ammonizione del diffidato Franco, ingiusta l’espulsione di Lanzaro che ha favorito la rimonta- momentanea- dei giallorossi e creato alla Salernitana qualche problema in un secondo tempo per gran parte dominato. In 10 contro 11 gli ospiti hanno gettato il cuore oltre l’ostacolo e dimostrato a Menichini che per andare in B serve anche coraggio. Possibile che questo Cristea, ritenuto fuori forma appena cinque giorni fa, improvvisamente sia al top e sforni assist segnando al 94′ il gol decisivo? Possibile che Mendicino non riesca più ad incidere? E’ un caso che il ritorno al centrocampo a due, seppur negli ultimi minuti, abbia prodotto l’ennesima, sofferta vittoria? La gioia è tanta ed il +2 sul Benevento (virtualmente +3) a sette giornate dalla fine è un piccolo tesoretto da custodire gelosamente, sperando che anche dall’infermeria giungano finalmente notizie positive dopo mesi di infortuni e ricadute. Avanti così, Salernitana: non sarai bellissima, ma la capolista se ne va!