Tra varie ipotesi di Destra e di Sinistra, Democrazia Cristiana!

Ho notato che si aggirano nella Democrazia Cristiana varie tesi che tirano da una parte o dall’altra la identità del partito stesso. Tesi, per carità, tutte valide, ma nessuna esaustiva della nostra complessità. Quella liberaldemocratica a forte pragmatismo. Quella cattolico-popolare, a forte volontarismo, quella che definirei dell’illuminismo cristiano. Quella, infine del nessun cambiamento; si nessun cambiamento ….ma rispetto a che cosa ? Penso, anche, che noi siamo fatti di tutte queste componenti, del resto originarie e originate tutte dalla nostra storia. Ricordo alla dirigenza democristiana di oggi, che noi politici di ispirazione cristiana, non siamo stati, nella storia d’Italia, un incidente storico da cancellare con un laicismo di convenienza, ma conosciamo la via dell’opposizione, quella della lotta, quella del governo, quella delle sconfitte e quella delle vittorie. Il partito di cui siamo parte è stato, e continua ad essere ancora oggi, un dato permanente, nel bene e nel male, della storia d’Italia. Dal “non expedit” dell’Opera dei Congressi, all’intransigentismo, al moderatismo di Murri, al popolarismo di Sturzo, il partito nazionale di De Gasperi, il partito ponte con l’elettorato di Fanfani, il partito dell’attenzione di Moro. Voglio, adesso, discutere di Noi oggi, senza complessi di fronte al Paese. Credo, dunque, di non poterci identificare in nessuno di questi segmenti della nostra storia. Perché? Perché la Democrazia Cristiana è tutte queste cose insieme e lo è come partito nazionale di ispirazione cristiana Lo deve divenire ancora di più oggi, con coraggio e lungimiranza, da qui al Congresso di fine 2015, su alcuni punti, sulla identità e insieme sulla struttura, che è sempre finalizzata. Si è cercato di trovare “visibilità” attraverso intruppamenti ondivaghi, alla ricerca di ipotetiche maggioranze nelle quali trovarsi e aspettare che il padrone politico di turno ci dia spazio. Io a questi tatticismi non ho mai creduto, a maggior ragione oggi che nel nostro partito intravvedo la preoccupante presenza di troppi Re, per un Regno che non c’è! Oggi dobbiamo responsabilmente prendere atto che siamo solo un cantiere ! Ma proprio l’essere in in cantiere ci impone di solidarizzare, ci impone di dialogare, di partecipare con lealtà e impegno per trovare quelle convergenze che ci porteranno al Congresso del 2015 con una identità democristiana, non confondibile né con le destre, né con le sinistre ! Io non ho mai creduto nell’ultima spiaggia. Non mi piace, è un’Immagine perdente. Possiamo sembrare “il lungo singhiozzo dei violini” di Verlaine, ma dobbiamo e possiamo essere gli alleati di noi stessi. Se la nostra D.C. riesce a compiere questa operazione, che sembra difficile, la deve iniziare ora, senza pessimismo, ma con il cristiano ottimismo di chi sa di avere “la chiave” di riproporsi al Paese come “partito della fiducia”, con l’ottimismo di La Pira e la serena fermezza di Bachelet. Da noi può cominciare la ripresa; una lunga marcia nel sociale, per dire e dimostrare che la DC oltre ad avere la capacità di mediazione degli interessi ha scelto i valori cristiani. Se questo non faremo, temo che sarà impossibile recuperare il ruolo storico che ebbe con De Gasperi nel promuovere la libertà e lo sviluppo economico, nell’opporsi alle tentazioni estremiste di destra e sinistra e, non ultimo, alla demagogia leghista, per dar vita ad una società ispirata ai valori e ai principi cristiani. Ancora oggi il progetto di De Gasperi, di Dossetti, di Sturzo, di La Pira, quello di dare vita ad una società a profondo radicamento cristiano non si è realizzato anche per nostra responsabilità. Noi possiamo realizzarlo se ridefinirà la sua identità e se porrà come fine della sua azione gli insegnamenti dei Concili: costruire la Città dell”uomo! Per questo è necessaria una politica laicamente intessuta con i valori cristiani. È attorno alla concezione cristiana dell’uomo che dobbiamo elaborare un progetto di società. Oggi i nostri obiettivi debbono essere quelli di creare un partito di ispirazione cristiana, a forte radicamento sociale, che elabori un progetto della società che risponda alla “verità” dell’Uomo. Ma per fare tutto questo dobbiamo sapere chi siamo, ma anche e soprattutto, chi non vogliamo essere. Noi non vogliamo essere nè di destra, nè di sinistra, perché noi siamo democratici cristiani ! Buona DC. !
Pippo Spalla – Segretario provinciale D.C. Ragusa