No single adottivi!

di Rita Occidente Lupo

Perché l’Italia non licenzi una legge che favorisca le adozioni, vien da chiedersi nel momento in cui, puntato il cannocchiale su altre regioni del globo,  la povertà e l’inedia visibilmente campeggianti. Falciando innocenza minorile. Legittimo il desiderio genitoriale, quanto pio il proposito di poter allietare di gridolini, ombrose pareti domestiche. Ma in Italia, pare che la burocrazia abbia sempre la meglio, anche sulle pazienze più certosine. E così, anche le adozioni internazionali e nazionali, da un bel pezzo ardue e farraginose, nel richieder, nella sicurezza del minore in stato d’abbandono, senza più quindi alcun legame con la famiglia d’origine, troppe scartoffie da mettere a punto. Non soltanto timbri, permessi, viaggi all’estero…soldi… Di qui la pigiata sull’affidamento, accarezzando il sogno di poter poi tramutare tale pratica, in adozione vera e proprio. E mentre si parla d’eterologa e di coppie omo da considerare, per le unioni civili, impazza il dibattito se e quando affidare vite umane a single, armati di buona volontà, nel voler soddisfare entrambi i ruoli genitoriali. Ma dall’alto del Governo, nei giorni scorsi, lo stop a single affidatari o adottivi. Saltata definitivamente, per beghe politiche, tale opportunità, la miccia delle coppie non etero, nelle quali finirebbe il minore. L’emendamento, bocciato e ritirato: nulla di fatto dunque, per chi intende offrire a categorie fragili, amore e responsabilità, se non da condividere col partner dell’altro sesso!