Salerno: Società Dante Alighieri “Orizzonti InVersi” la poesia contemporanea

“Orizzonti InVersi. Poesia di tutti, poesia per tutti” il tema dell’accorsato incontro letterario, organizzato dalla Società Dante Alighieri, presieduta in città dalla prof.a Pina Basile, patrocinato dalla Provincia, dalla Veritatis Splendor e dal nostro quotidiano, al Salone Bottiglieri della Provincia ieri sera. Un altro appuntamento, condotto dal direttore del nostro quotidiano Rita Occidente Lupo, al quale non hanno disertato gli studenti, per conoscere i germi poetici del nostro tempo, tra emozioni e note musicali. In apertura, dopo l’inno nazionale, il saluto del vicepresidente della Provincia Sabatino Tenore, che ha formulato auguri di fertile attività culturale all’Associazione, protesa alla diffusione della tradizione letteraria e linguistica. Poi l’intervento della presidente Basile, che ha stigmatizzato il valore del componimento poetico, rifacendosi anche ad alcune convinzioni d’esponenti del nostro panorama letterario. “Qualsiasi appellativo alla poesia rischierebbe d’esser generico o astratto. Per Leopardi, intesa come felicità, piacere che prova il compositore nell’atto stesso di vergare i versi e per il lettore, nel momento in cui lo visiona. Per Giuseppe Ungaretti, sofferenza continua del poeta, che si sforza di tradurre in parole il suo sentire. Per Massimo Arcangeli, forma espressiva che duella e duetta con la musica. Per Dante invece, poesia non altro che invenzione elaborata, secondo retorica e musica.” Le dolci note della chitarra, pizzicata magistralmente da Paolo Molinar,i hanno accompagnato l’efficace interpretazione dell’attore Luca Bastianello, che ha stralciato alcune lirich,e  tratte dalla raccolta della poetessa romana Stefania Rabuffetti. L’urgenza oggi di rendere la poesia imperitura, avendo il nostro tempo bandito da un bel pezzo l’atavica memorizzazione, secondo il prof. Massimo Arcangeli, autore di “Orizzonti InVersi.Poesia di tutti, poesia per tutti”, la spinta ad una ricerca di canzoni contemporanee, che nel testo rivelano un cocktail di suoni e parole accattivanti. Oggi, la sfida, quella di far sì che soprattutto nelle nuove generazioni venga fruito il verso. Nel testo, l’autrice usa temi reali, ai quali s’appella. Di qui la sua immediata fruizione. Per il prof. Francesco D’Episcopo, il riferimento alla musicalità della lingua italiana, comparata alle altre, costruita sull’efficacia della parola. Ed il passaggio con la musica, che ha ben reso duttili molte liriche ai nostri tempi. D’Episcopo ha anche ricordato binomi musicali Mogol-Battisti, che hanno riservato ad alcune melodie, ampio successo. Ed oggi, i cantautori come De Andrè, Guccini, finiscono anche nelle antologie scolastiche, proprio per i testi prodotti. Di tale avviso anche la preside Emilia Persiano, che ha dato delle chiavi di lettura, nell’accingersi al testo poetico, sull’onda di voci illustri, come Calvino. Lasciarsi catturare dalle parole, bandendo la ricerca critica a tutta forza, assecondando Caproni “Dovremmo pensare in musica”. La serata s’è conclusa, tra scroscianti applausi, al buffet, realizzato dagli allievi dell’Istituto Alberghiero “Virtuoso” di Salerno, sotto la guida del prof. Claudio Napoli.