Campania: regionali, in campo Petrone, impegno che si rinnova

Rita Occidente Lupo

Il gossip, l’inciucio, squisitamente pre e post elettorale, la dicono lunga quando le alleanze fervono e le intese diventano l’alternativa valida alla papabile vittoria. Obiettivo finale, al quale tendono coloro che scendono nell’arena, spesso mutando casacca all’ultim’ora o saltando il fosso dello steccato  partitico. Il demone della politica, spesso così comune, che anche improvvisati ed opportunisti non n’eludono le lusinghe, contagioso. In barba ad ogni pio desiderio ed a quanti ancora osano sollevare lo sguardo verso i Palazzi del potere, le cui chiavi spesso gelosamente  custodite dal caronte di turno, tanti nelle spire della giustizia, a rimandare uno spettacolo indecoroso. Ma l’altra faccia della medaglia, quella che permane a dispetto di chi vorrebbe azzerarla e che rivaluta la nobile arte civica, ancora vanta aficionados: una generosa fetta di autentici servitori della res publica, snobbanti  faccendieri di turno, nella convinzione che incarnare le attese del popolo,  doveroso nel momento in cui le urne fremono e l’elettorato coinvolto. Tra promesse e sorrisi. Politica di ieri, politica di oggi…politica di sempre! Quella che il nostro tempo guarda a denti stretti, quando la cronaca rimanda illegalità e  vitalizi profumati,  prebende a basso costo e  mestieranti inesperti. Spesso, l’elettorato, chiamato ad esprimer democratica preferenza su suoi rappresentanti, tradito nelle attese. Ed allora,  sfiducia, astensionismo, sdegno. Ma  dalle ceneri dell’araba fenice, la speranza, quando emerge il riscontro su quanto puntato,  creduto, con personaggi autentici. Senza menzogne, nell’arena elettorale, mettendosi in gioco e proponendo programmi e progetti. Pronti ad ascoltare il territorio ed a cogliere il bisogno quotidiano di chi lotta per vivere. Senza arroganti compromessi, prima con la propria coscienza e poi coi propri ideali. Di tali rappresentanti ha bisogno il Paese intero, la Regione, un tempo appellata felix, prima che i rifiuti la intossicassero e la disoccupazione la ponesse in ginocchio. I nuovi politici regionali, che transiteranno per le urne di maggio, avranno un mosaico di problemi a tappeto non indifferente: dalla Sanità, ai trasporti, passando per lavoro, politiche sociali ed ambientali. Dopo le Primarie del Pd, la corsa aperta ed in campo volti vecchi e nuovi. Al Parlamentino regionale, la consigliera uscente Anna Petrone, componente della commissione politiche sociali e Sanità, antidiscriminazione e anticamorra. Vice capogruppo consiliare Pd, nella precedente competizione capolista, transitata per le recenti europee con brillante successo, oltre 72.000 preferenze, la Petrone sarà di nuovo lei probabilmente la capolista Pd per queste altre regionali. Impegnata nel sociale attivamente, dall’assistenza sanitaria, alle politiche familiari e di disagio, ha vissuto il suo mandato andando costantemente laddove necessario. Non un politico sulla carta, ma nei fatti. Sarà stato questo il segreto finora dei suoi massicci consensi. “Non redo che le quote rosa debbano essere assegnate senza meriti-sostiene convinta-.Da femminista dico W le donne, al timone di tante scene della vita sociale ormai, ma punto sulla valenza delle singole individualità. La mia scelta di continuare l’ impegno verso i cittadini, la motivazione a ridiscendere in campo in un partito che ha in Vincenzo De Luca una delle punte d’eccellenza, come han dimostrato le Primarie. Mi auguro chela gente possa veramente capire ch’è giunto il momento, in Campania, di voltar pagina e di riscriverne una nuova, dopo anni di stallo della Giunta Caldoro. Ai miei compagni di squadra non posso che augurare buona corsa affinchè il centro-sinistra, come alla Provincia di Salerno, possa governare una nuova Campania!”