Campania: elezioni regionali Mucciolo “Mattarellum preferibile all’Italicum”

Rita Occidente Lupo

I Socialisti in ogni stagione sembrano non dribblare o saltare il fosso, quando la politica li chiama. E così, sulla nuova campanella regionale, ancora una volta presenti. “La mia candidatura alle regionali campane, per poter apportare un contributo alla scena politica, in risposta alla pessima gestione del Presidente Stefano Caldoro.” Così Pasquale Mucciolo, figlio del consigliere regionale uscente Gennaro, presidente provinciale PSI, commenta a grandi linee la situazione critica dello Stivale e della terra felix. “I Socialisti si distinguono per quella sensibilità particolare-continua convinto- nell’indicare soluzioni spicciole, rispetto alle crisi del momento. Fermo restando che, la bacchetta magica, relegata alla fata Turchina di Pinocchio: in ogni caso possono lanciare segnali alla popolazione, che vive un affanno sociale notevole. In tema di riforme, così auspicate nel Paese e di faide, che registrano ogni giorno alternanze nelle alleanze politiche, nel disperato tentativo di far quadrare le premesse per un Governo centrale, che intende portare a tempo il suo mandato, l’elezione del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella,  garante di legalità. Il suo ampio curriculum da giurista e non solo,  top per un settenario d’impegno. Speriamo che dall’alto delle sue funzioni istituzionali, possa ben arbitrare, come da lui stesso proferito, nell’indirizzare al meglio le riforme. Da padre del Mattarellum, del maggioritario col 25% del proporzionale, abrogando il Porcellum, preferibile all’attuale disegno di legge, che rischia di tramutarsi in  peggiore addirittura dell’Italicum, a lui guarda il Paese intero. Dal vertice alla base, non  mistero per alcuno la caduta libera del Centro-Destra, in stato caotico. Le speranze di un leader al tramonto e le lotte intestine per la successione, obnubilanti le scelte di una fetta politica comunque importante nella dialettica popolare, che guarda al Popolarismo Europeo. Mi auguro che i prossimi scenari che il Paese offrirà agl’Italiani, non vetrine di canzoni sanremesi, quanto solutorie di problemi emergenti  nel concreto, desistendo dal rimandare lo spettacolo indecoroso della politica degli alterchi, nel privilegiare  proposte costruttive!”