Eboli: Lavorgna, volontariato “Sfrattato”
Il provvedimento che in questi giorni ha visto sfrattato il mondo del volontariato e sportivo dalle sedi loro assegnate dall’Amministrazione ha creato un profondo senso di delusione nella collettività. Ad essere colpite sono state le fasce debole della città che da sempre sono supportate dai volontari che spendono il loro tempo per aiutare il prossimo. Nella sede dell’ associazione Eboli nel futuro si sono riuniti i principali attori sociali per discutere del provvedimento e delle modalità e sui prossimi passi da fare. Il clima è teso. Coloro che hanno investito danaro promettono battaglia legale. Impensabile per una palestra trovare una sistemazione alternativa in dieci giorni o per altri smontare il campo di bocce, senza contare chi ha trovato il lucchetto cambiato. L’Amministrazione anche negli anni passati ha più volte provato a trovare soluzioni alternative e stava a buon punto, ma si sa sulla terra nulla è eterno. Oggi a nome delle associazioni chiediamo un incontro urgente con la dottoressa Filippi. Noi, semplicemente, vorremmo che la soluzione adottata dal commissario venisse rivista e che nel Regolamento inseriti dei punti soddisfacenti le richieste dei vari attori sociali e che pensiamo siano i seguenti:
il diritto di prelazione per coloro che lavorano nel sociale, con anziani, minori e fasce svantaggiate. Prendere in considerazione la coabitazione di più associazioni in spazi comuni. Eliminando l’esclusività, in uno spazio possono organizzarsi più realtà. Favorire i membri di una associazione dove almeno il 70% dei soci risiede nel Comune di Eboli;
Che il Regolamento contempli il “diritto di prelazione per miglioria realizzata”, questa formula andrebbe a tutelare quelle associazioni che, con i loro fondi, hanno apportato miglioramenti allo spazio loro concesso dall’ente.