Nerone: Cava de’ Tirreni come Castellammare di Stabia

Francesca Martire

Uno è un cane di strada. L’altro pure. Parliamo di due simpatici “dog in black” di nome “Nerone”. O meglio, ora di Nerone ne resta solo uno. Il superstite è di Castellammare di Stabia ed oramai è uno stabiese in tutto e per tutto. Passeggia in Villa Comunale, di solito sosta presso un noto bar del luogo, segue persino le processioni, da quella del Santo Patrono San Catello sino alla notturna verso il Santuario della Madonna del Rosario. Piccolo problema, però, è andare poi a recuperarlo a Pompei poiché i pellegrini partono a piedi ma fanno ritorno in bus! Insomma, Nerone è quello che si definirebbe un abitante di Stabia, un “personaggio” del luogo a tutti gli effetti, un vero e proprio cane di quartiere che tutti conoscono e tutti accarezzano. Figurarsi che da un po’ di tempo l’investitura è divenuta ufficiale: un collare blu con su scritto “Nerone, Sindaco di Castellammare di Stabia” testimonia il suo ruolo indiscusso all’interno della Città e, in particolare, nella zona tra Piazza Monumento e Piazzetta Vesuviana. Ma l’altro Nerone? Vi chiederete voi. Beh, l’altro, come testimoniano vari manifesti affissi nella Città di Cava de’ Tirreni, “è passato a miglior vita”. “Sono andato via da questo mondo terreno, in silenzio, come Biondino, così come in silenzio e scodinzolante, mi sono presentato a voi. E’ mio profondo desiderio ringraziare il mio Grande amico Vincenzo Coppola e tutti i commercianti cavesi che per anni mi hanno accudito amorevolmente dandomi l’affetto e la gioia necessaria per vivere, quanti con una loro carezza hanno colmato la mia voglia di amare riempiendomi gli occhi di speranza, infine il mio compagno di strada Biondino che ha condiviso con me gioie e dolori di una vita randagia. Ora sarò libero di correre, giocare e rotolarmi, su e giù, nell’immensità del nuovo mondo… portando nel cuore il ricordo vivo dei Vostri sorrisi e delle Vostre premure che mai dimenticherò. Grazie, il Vostro Nerone” firmato la Lega Nazionale per la difesa del cane. Una toccante testimonianza di quanto gli animali possano dare e ricevere, ammesso che l’uomo gliene conceda la possibilità.