Salerno: ceramica di Fiscina al Museo Provinciale

Un vaso colorato si fa spazio tra le anfore, ampi piatti tra le patere all’interno delle vetrine e splendidi monili dal sapore antico accanto a quelli originali dei corredi. Ecco alcuni degli elementi che costituiscono il percorso espositivo della mostra: ideata dal critico Maria Giovanna Sessa, l’iniziativa è stata concepita per rivisitare le collezioni del Museo Archeologico Provinciale e per rivitalizzare le sue pregevoli testimonianze, stimolando il pubblico al confronto passato-presente, storia-creatività contemporanea, innestando la produzione ceramica e scultorea di Wanda Fiscina, nota artista salernitana, negli spazi museali. Il Museo, ricco di reperti risalenti fino all’età del Ferro e punto di arrivo di autorevoli ricerche, è risultato il luogo più idoneo ad ospitare tale progetto espositivo, in quanto attualmente si pone come polo culturale attivo dell’intero centro storico e come fondamentale risorsa per il rilancio del territorio salernitano. La vasta produzione materica dell’artista si caratterizza per i densi colori crespati da cui emergono remoti riferimenti al mito, all’archeologia, alla storia della scultura arcaica. Le opere contemporanee dialogheranno con il vasellame, con i monili (ricordiamo i preziosi gioielli in ambra) e gli oggetti decorativi ritrovati nelle varie campagne di scavo, reinventati e vivificati dall’estro coloristico dell’artista. La mostra è stata realizzata con il supporto dell’Associazione culturale ArteXa – Arte, Educazione e Comunicazione per Salerno- che sostiene e promuove progetti di arte contemporanea e culturali. All’inaugurazione saranno presenti Barbara Cussino, Direzione Musei e Biblioteche della Provincia di Salerno, Wanda Fiscina, Artista e Maria Giovanna Sessa, Curatore della mostra. L’appuntamento inaugurale è per venerdì 30 Gennaio 2015 alle 17.30 al Museo Archeologico Provinciale e poi per un mese intero si potrà ammirare la mostra Tipi e Archetipi, in cui Natura e CulturaVita e Morte sono i binomi ispiratori dell’artista che è riuscita a fugare lugubri visioni ed ancestrali aneliti affermando il valore essenziale dell’esistenza con le gioiose intuizioni e con la forza innovatrice del suo estro.