Salerno: “Mare d’inverno” raccolti 6 sacchi d’immondizia

Si è svolta stamattina la manifestazione, promossa dall’associazione Fare Verde, “Il Mare D’Inverno”. L’attività di pulizia delle spiagge, messa in opera in tutta Italia, ha avuto come obiettivo non solo quello di riportare le spiagge ad una situazione di benessere, ma anche, e soprattutto, quello di attuare una campagna di sensibilizzazione sui temi del riciclo, del riuso, dell’educazione ambientale e del corretto comportamento nei confronti del mare, che è un bene comune  – non solo dei bagnanti – che “esiste”  tutto l’anno e non soltanto nei tre mesi estivi.“A Salerno la manifestazione, come sempre, – dice Andrea Antonio Sabatino, Responsabile cittadino di F.V. – si sarebbe dovuta svolgere sulla spiaggia di Santa Teresa, resa purtroppo inagibile ed impraticabile dalle opere di cementificazione in atto che hanno, praticamente, spazzato via lo storico arenile cittadino. Il problema della cementificazione selvaggia e del consumo di suolo – prosegue Sabatino – sono per noi causa di grande preoccupazione civica laddove un pezzo di storia come la spiaggia di Santa Teresa ha bisogno di sparire per essere riqualificata:   siamo forse davanti ad una mancanza di fantasia o, peggio ancora, ad una mala gestione della cosa pubblica, troppo occupata a perseguire interessi economici ed urbanistici che sono lontani dai sentimenti della città e dall’ immagine storica della stessa”. “Qui a Salerno oggi si è svolta la sesta edizione di questa storica iniziativa, che a livello nazionale invece ha compiuto ventiquattro anni, con la quale – afferma Rosario Peduto, Dirigente Regionale del movimento Fare Verde – vogliamo riportare al centro dell’attenzione non solo l’amore per il mare, ma anche e, soprattutto, l’attenzione per il nostro territorio, per le nostre radici e per la natura che ci circonda.” “Per questo – sottolineano insieme Sabatino e Peduto – oggi alcuni dei nostri volontari hanno distribuito del materiale informativo con consigli utili per ridurre la mole di immondizia che produciamo, per tornare ad una coscienza ambientale che sappia tenere conto anche delle implicazioni a lungo termine di operazioni scellerate – nel trattamento dei rifiuti -, quali, ad esempio, quella della costruzione di inceneritori.” “Crediamo fermamente – concludono i due – che, come recita lo slogan della giornata, ci sia “un mare di rifiuti di cui possiamo fare a meno”, rifiuti che, purtroppo, non inondano solo le nostre spiagge.”