Sala Consilina: Codacons “Squallori sul Vallo”

Sia L’ASL Salerno sia il Comune di Sala Consilina chiedono il rinvio dell’udienza che avrebbe dovuto tenersi nei giorni scorsi sul trasferimento degli uffici amministrativi del Distretto Sanitario da Sala Consilina a Sant’Arsenio. Il Comune di Sant’Aresenio si è opposto al rinvio e, da quanto si apprende dalla stampa, sembra che il Sindaco di Sala Consilina abbia dichiarato che “lo squallore ha superato ogni limite perché qualcuno ha cercato di opporsi al rinvio quando ha capito che stava per ritrovarsi con un pugno di mosche in mano”.“Squallori sul Vallo” a parte, la richiesta di rinvio è motivata da una promessa di contribuzione da parte di alcuni Comuni del Vallo di Diano (eventualmente interessati al mantenimento dello status quo) al pagamento delle utenze per un totale di 10mila euro annui. Per calcolare la spesa attuale per il mantenimento della sede, a questa somma si devono sommare circa 68mila euro annui per fitto. Un totale di spesa di circa 78mila euro l’anno e, quindi, di oltre 200 euro al giorno. Prorogare di sei mesi la decisione dei giudici, qualunque essa possa essere, grava sulle tasche dei cittadini per circa 40mila euro. Meglio sarebbe stato recarsi all’udienza con un accordo già completo sull’ipotesi di trasferimento presso l’ex Tribunale di Sala Consilina (da adeguare alla nuova destinazione) e sul pagamento delle utenze. Invece, questo ulteriore rinvio fa in modo che l’ASL continui a pagare per le utenze attive e continui a occupare locali di un privato cittadino, si pensa non in modo gratuito. Relativamente a questa vicenda, che è una prova di quanto sia realistica la creazione di una Città Vallo, ci sarebbero molte cose da dire, proprio perché non vengono dette in chiaro. Tuttavia, noi ci limitiamo a mettere in evidenza solo due ulteriori aspetti. Il primo è che l’adeguamento dei locali dell’ex Tribunale di Sala Consilina non sarà a costo zero e, nel caso vi sarà una riesumazione delle aule e degli uffici giudiziari, si dovranno affrontare ulteriori spese per il ripristino. Il secondo aspetto è la fattibilità (se proprio non vogliamo parlare di legittimità) di questa contribuzione corale. Qualche conflitto di interessi, oltre a quelli fin troppo evidenti in tutta questa vicenda, potrebbe emergere in alcuni deliberati. Pur tuttavia, l’aspetto che rende la questione molto discutibile è la possibilità di un cambio amministrativo che porti a un diverso indirizzo politico. Cosa poco probabile nell’aria immobile del Vallo, sul quale da anni regna un’asfissiante cappa consociativa; ma sicuramente non impossibile.        

Il responsabile della sede prof. Roberto  De Luca