Capaccio Paestum: invidia crepa
Era il motto che alcuni autotrasportatori scrivevano sulla cabina dei loro camion. Oggi questo motto potrebbe essere attribuito a coloro che con l’inettitudine della loro presenza politica e amministrativa non fecero niente per migliorare il nostro Comune e la qualità della vita dei nostri cittadini. Tra questi (coloro) al primo posto, a pieno titolo, può essere annoverato Gaetano Fasolino, ex Sindaco, ex Presidente della Provincia, ex Assessore Regionale, ex Deputato e ex Senatore, perché potrebbe essere invidioso. Sì, l’invidia effettivamente c’è perché l’Amministrazione guidata dal Sindaco Italo Voza, in meno di due anni e mezzo, ha risolto problemi importantissimi come quelli della metanizzazione, della piscina, della Sede Comunale, del completamento della rete fognaria, del depuratore, del recupero dell’ex Macello e acqua al Capoluogo ecc.. L’ex, però, fece due cose che resteranno nella storia, nelle pagine nere di Capaccio e di cui nessuno potrà mai dirsi invidioso.
- da Sindaco impedì al Consorzio di Bonifica di realizzare, attraverso l’Ospedale S.Luca di Vallo della Lucania, l’ospedale Civile a Capaccio Scalo, che aveva ottenuto anche il finanziamento di 250.000.000 (ciò è documentato dalle delibere di Giunta Comunale n. 387 del 05.11.1966 e n. 448 del 18.12.1966);
- da Assessore Regionale fece nominare Commissario ad Acta al P.R.G. , il coordinatore dell’assessorato ai Trasporti, sottraendo al Consiglio Comunale ogni legittimo potere;
- Va ricordato però a Suo merito che come Assessore Regionale fece costruire il pennello di Varolato e progettare la funicolare per Monte Soprano.
Ma l’invidia non lo abbandona mai, infatti dopo avere maldestramente tentato di fare revocare dallo Stato i 900.000 euro recuperati dall’Amministrazione Voza per realizzare l’arredo viario tra l’ex Cirio e Torre di Mare, ora se la prende, attraverso dotte discettazioni da urbanista con le tre povere, indifese e malcapitate cupole di Paestum, solo perché portatrici, di nuovo interesse per Paestum, di sviluppo di ricettività turistica ed occasione di occupazione per i nostri giovani. Certo, il nostro ex, con due, tre o quattro ricche pensioni di decine di migliaia di euro mensili (quelle si suscettibili di invidia popolare!) ha ben motivo di non fregarsene proprio niente del turismo, dell’imprenditoria e della occupazione giovanile. Allora sorge spontaneo il dubbio? Ma è solo invidia? O sono alcune intime frustrazioni che nascondono altro?
Coalizione Civica del Buongoverno per Capaccio Paestum