Il set piange Francesco Rosi

di Rita Occidente Lupo

L’addio a Francesco Rosi, che ha scritto una pagina autorevole nella storia del cinema contemporaneo, a partire dal dopoguerra, spegne le luci della ribalta d’inchiesta. A 92 anni, in Capitale, il regista de I magliari, amico d’infanzia del presidente Giorgio Napolitano, s’è spento tra i suoi amici più cari, restando lucido fino all’ultimo battito. Il suo stile elegante “Le mani sulla città”, il suo coraggio nel denunciare le trame del malaffare connivente alla società civile, ne hanno reso un personaggio di spicco, ben meritevole di solenni encomi a Venezia come a Cannes. Il suo ricordo, domattina alla Casa del Cinema, dove tra gli amici di sempre,  i colleghi e quanti hanno affollato il set in tanti anni, si uniranno coloro che ebbero modo di riflettere sul suo piglio intellettuale. Alla figlia attrice Carolina, già orfana della madre due anni or sono, in seguito ad incendio divampato nella dimora romana, si sono strette anche cariche istituzionali e politiche che, in tale momento, hanno pianto coralmente la stazza di un impegno sociale, alieno da compromessi!