Vallo della Lucania: maxi operazione contrasto caccia abusiva 7 sequestri e denunce

A seguito di una intensa attività  tesa a reprimere il fenomeno del bracconaggio all’interno del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, promossa dal Coordinamento Territoriale per l’Ambiente di Vallo della Lucania, gli uomini dei Comandi Stazione Forestali di Vallo della Lucania  e di Ottati, hanno denunciato all’A.G. di Vallo della Lucania e di Salerno, sette persone complessivamente, colte in flagrante durante battute di caccia al cinghiale, in agro dei comuni di Cicerale (SA), in località “Ponte Vallone Corbella” e in agro di Ottati (SA), alla località “Gaiardo”. Le operazioni sono scattate nelle giornate del 24/12/2014 a seguito di verifiche d’iniziativa poste in essere dagli uomini del Comando Stazione Forestale di Ottati e nella giornata del 27/12/2014, a seguito della sinergia tra il personale dell’ENPA (Ente Nazionale Protezione Animali) e degli uomini del Comando Stazione Forestale di Vallo della Lucania, grazie alla segnalazione da parte delle guardie dell’Ente, alla Centrale Operativa  1515 del CFS di Napoli. Posti sotto sequestro la selvaggina illecitamente abbattuta, 8 fucili, circa 400 munizioni, oltre a 6 ricetrasmittenti e 2 richiami acustici elettromagnetici. Dei sette fucili, due armi risultavano alterate, in quanto i caricatori potevano contenere più di tre colpi. Le persone sottoposte al controllo erano tutti residenti nel Parco, fatta eccezione per uno proveniente da Battipaglia. Il Corpo Forestale riserva particolare attenzione al fenomeno del bracconaggio, soprattutto durante questo particolare periodo dell’anno, in cui, spregiudicatamente, nonostante l’apertura della caccia nelle aree consentite, tali bracconieri si introducono all’interno del perimetro del Parco, ove l’attività venatoria e l’introduzione di armi da fuoco sono vietate tutto l’anno, con l’obiettivo di tutelare la legalità sul territorio protetto, nonché la pubblica incolumità e la salute dei consumatori.-