Torre Del Greco: Consiglio Nazionale, Democrazia Cristiana in espansione

Si è svolta a Torre del Greco (in provincia di Napoli) l’ultima seduta del Consiglio nazionale della Democrazia Cristiana per l’anno 2014, a dodici mesi esatti dallo storico XXII Congresso nazionale della D.C. svoltosi a Perugia nei giorni 14 e 15 dicembre 2013, con il quale gli iscritti alla Democrazia Cristiana degli anni 1992/1993, unitamente a quelli dell’anno di competenza (anno 2013), hanno dato compimento alla Sentenza della Corte di Cassazione a sezioni unite ( la numero 25.999 del dicembre 2010) con cui era stato confermato in maniera definitiva ed inappellabile che la Democrazia Cristiana non è mai stata legittimamente sciolta e che quindi prosegue ovviamente la sua esistenza senza soluzione di continuità, sotto i vari profili storico, giuridico, politico ed organizzativo. Ed è proprio sotto l’aspetto del rilancio politico ed organizzativo del partito dello scudocrociato che la Segreteria politica nazionale della D.C. rappresentata da Angelo Sandri (eletto all’unanimità alla guida del partito dal XXII Congresso nazionale D.C. svoltosi a Perugia, ndr) ha concentrato i suoi sforzi nell’anno che ormai volge al termine centrando indubbiamente notevoli progressi estremamente significativi, a partire dal forte radicamento della D.C.a livello territoriale, dove ormai è rappresenta in quasi tutte le 115 province in cui è suddiviso il territorio italiano. Altro dato ritenuto fondamentale – ha sottolineato il Segretario nazionale della D.C. Angelo Sandri – è quello della della sempre più consistente presenza della Democrazia Cristiana nelle istituzioni a livello locale, con un considerevole aumento sia dei Consiglieri comunali che degli amministratori a livello locale che dichiarano esplicitamente di fare  riferimento alla Democrazia Cristiana. La presenza di liste autonome della Democrazia Cristiana, con il proprio simbolo ed il proprio nome, a varie competizioni elettorali amministrative tenutesi nel corso del 2014  (a Torre del Greco (NA), a Sgonico (TS), a Reggio Calabria, così come in tanti altri Comuni d’Italia) ha sgombrato il campo da ogni dubbi il proposito: la Democrazia Cristiana è ritornata e si sta preparando con impegno ad affrontare le sfide anche elettorali dell’anno prossimo a compingiare dalle elezioni regionali che si terranno a primavera in ben sette regioni italiane (Campania, Liguria, Marche, Puglia, Toscana, Umbria, Veneto) ed in centinaia di Comuni italiani dove la Democrazia Cristiana si ripresenterà  con l’obbiettivo di dare una alternativa ed una speranza al popolo italiano sempre più deluso da una classe politica parlamentare cosiddetta delle quattro < i >: illegittima, inadatta, imbelle ed imbecille. Il Segretario politico nazionale della Democrazia Cristiana Angelo Sandri ha voluto sottolineare a questo proposito quali sono i punti cardine della ricetta democristiana per salvare l’Italia dalla grave malattia che lo attanaglia (un tumore in stato di avanzata metastasi). In questa < Repubblica del malaffare > in cui la classe politica dominante pensa soprattutto ad umiliare ed annientare i principi cardine della nostra carta costituzionale, pensa a garantirsi privilegi e speculazioni truffaldine di vario genere e d a annientare con una tassazione spropositata qualsiasi tentativo di resistenza del popolo italiano a vantaggio di lobby e potentati contrari agli interessi sostanziali della nostra nazione, il Segretario nazionale della D.C. Angelo Sandri ha voluto esplicitamente richiamarsi alla conclusioni della recente X Assemblea nazionale programmatica della Democrazia Cristiana svoltasi a L’Aquila a fine novembre (28 e 29-11- 2014) in cui sono stati precisati i tre ambiti fondamentali in operare con urgenza vista la drammatica emergenza in atto. Si tratta di intervenire subito e con ferocia in ambito economico / finanziario per salvare il Paese dal baratro che sta dinnanzi a noi; nell’ambito politico / istituzionale, dove la classe politica parlamentare delle quattro < i > sta producendo danni inenarrabili e distruggendo a colpi di machete quanto di buono i padri della nostra Repubblica  ebbero a produrre dall’Assemblea costituente in poi; in ambito etico / culturale, per fermare quella deriva delinquenziale con cui si tende a sradicare il nostro paese dlale radici cristiane in cui la stragrande maggioranza del popolo italaiano inequivocabilmente si riconosce. La sfida non è certo semplice visti i grandi potentati economici e lobbistici che sostengono la classe politica parlamentare delle quattro < i > ma è una battaglia che va decisamente combattuta ezsendo una questione di vita o di morte, e purtroppo non è un dire solamente metaforico. Vi sono peraltro segnali molto incoraggianti a partire dalla grande attenzione – e talvolta addirittura entusiasmo – con il quale viene accolta ri-discesa in campo della Democrazia Cristiana in tante zone d’Italia.  Ed il secondo punto estremamente incoraggiante è l’attenzione con cui il partito dello scudocrociato viene seguito in termini sempre più consistenti dai giovani. Sono forse proprio loro i più colpiti da una situazione così difficile e drammatica. Forse è proprio dai giovani che può arrivare quella spinta propulsiva al cambiamento ed al ritorno a quei principi di sovranità nazionale, politica, popolare, democratica e monetaria che già un tempo sono stati di fondamentale importanza < per fare grande l’Italia >. La Convention, preceduta da una cena dell’Amicizia, la sera precedente, alla quale ha preso parte come ospite d’onore anche il nostro Direttore Responsabile, Rita Occidente Lupo,  ha inteso tra musica e sapori tipici della tradizione, tenere alto il dibattito sui valori che hanno segnato il cammino italiano, incarnati da statisti che non hanno lesinato coerenza fino agli ultimi palpiti di vita. In tale ottica, nella basilica Santa Croce, la celebrazione eucaristica,  a suffragio anche dei big del partito, come Aldo Moro.  Appuntamento al nuovo anno, per altri appuntamenti che registreranno stretta d’alleanze.