Fisciano: bollette Gori, incontro vertici PD con Rete Sindaci

Ancora una grande partecipazione di pubblico per la battaglia contro le bollette “pazze” della Gori. Questa volta lo scenario è stata la sede del Lions Club di Mercato San Severino in via Paolo Borsellino dove ieri pomeriggio si è tenuto un nuovo incontro pubblico, dopo quello tenutosi a Fisciano la scorsa settimana nell’aula consiliare di Palazzo di Città. Ad organizzarlo è stato il gruppo consiliare di opposizione del Partito Democratico. Sono intervenuti il segretario cittadino del PD Patrizia Frallicciardi, il capogruppo di opposizione del PD Carmine Ansalone, il responsabile del Comitato “Acqua Pubblica Campana” Ciro Annunziata, il consulente legale della Rete dei Sindaci ATO 3 per l’acqua pubblica Giuseppe Grauso, l’onorevole del PD Anna Petrone, il rappresentante della Rete dei Sindaci ATO 3 per l’acqua pubblica e del Comitato Civico “No Gori” Sindaco di Fisciano Tommaso Amabile. Assente per motivi familiari un altro tra gli esponenti più attivi della Rete dei Sindaci l’Assessore al Bilancio del Comune di Fisciano Franco Gioia. Come a Fisciano è stato disposto il ritiro del modulo per chiedere la sospensione dei tributi Gori che riportano la voce “partite pregresse ante 2012”. Anche a Mercato San Severino, infatti, sono giunte le fatidiche “bollette pazze” con importi che variano dai 100,00 ai 500,00 euro senza distinzioni o controlli.  Ha aperto i lavori il capogruppo PD Carmine Ansalone il quale ha sottolineato che “il sindaco di Mercato San Severino Giovanni Romano è assente su una questione importantissima che riguarda i cittadini. Noi sollevammo questo problema già nella scorsa campagna elettorale. Non possiamo “fare spallucce”, è un problema politico e la politica deve trovare la soluzione”. Il Sindaco Amabile ha invece ricordato che “milioni di Italiani hanno votato al referendum per l’acqua pubblica. Il sindaco Romano, con i suoi vari ruoli istituzionali, è in “conflitto di interessi”. Tali bollette sono sospese fino al 28 dicembre, ma la Gori mira a riscuoterle comunque. La Gori ha 122 milioni di euro di debiti e cerca di ripianarli con queste fatture. E’ una battaglia che va al di là dei colori politici, ma noi vogliamo difendere i cittadini, i nostri utenti”. Secondo l’On.Anna Petrone, Consigliere regionale, “la questione Gori è uno dei problemi maggiori della Regione. Non c’è chiarezza su questa situazione e tutto ciò va a discapito dei cittadini”. “C’è forse – ha detto Patrizia Frallicciardi, segretario del Pd – una specie di “conflitto d’interesse” tra i ruoli di Giovanni Romano, sindaco e assessore regionale all’ambiente, con la Gori che dipende dalla Regione. I fatti però dicono che il nostro sindaco non è sceso in campo per tutelare i cittadini, a differenza di tanti sindaci, tra cui quelli di Fisciano e Bracigliano”. Giuseppe Grauso, consulente legale della “Rete dei Sindaci ATO3 per l’acqua pubblica”, ha ricordato l’importanza di “partecipare, il prossimo 17 gennaio, al corteo di Napoli promosso dalla “Rete dei Sindaci e dei comitati” che chiede la liquidazione della Gori”. Inoltre ha ricordato che si attende il giudizio del Tar, su ricorso della rete dei comitati civici e di 3 Comuni, per chiedere l’annullamento delle bollette ante 2012. Per Ciro Annunziata del “Comitato acqua pubblica campana” “in gioco c’è la partita per la democrazia”. Importantissima, però, è la grande mobilitazione popolare sulla risorsa acqua per liquidare la Gori e riportare il servizio idrico nelle competenze degli enti locali.