Sala Consilina: TARES, TARI e le “scelte strategiche“ dell’ Amministrazione comunale di Sala Consilina

  Cittadinanzattiva vuole far luce sulle “scelte strategiche“ del Comune di Sala Consilina.  L’Assessore all’Ambiente afferma che “per una scelta strategica della precedente amministrazione, lo scorso anno si era operata qualche forzatura ed i coefficienti erano stati considerati in maniera differente, caricando la spesa del servizio di raccolta e smaltimento rifiuti più sulle famiglie e meno sulle attività commerciali“. A tal proposito Cittadinanzattiva precisa che una “scelta strategica“ non può prevalere sulla normativa vigente, nel caso specifico sul DPR 158/99 che stabilisce i coefficienti per area geografica e numero di abitanti, con conseguente danno per le famiglie. In riferimento alle tariffe Tari l’ Assessore sottolinea che  “quest’anno si sono applicati i coefficienti così come prevede la legge“. Poi relativamente all’aumento delle bollette per le attività economiche spiega che “per quanto riguarda le aree scoperte pertinenziali alle attività, ci sono sentenze che dicono che devono essere assimilate a quelle coperte“.  A tal proposito Cittadinanzattiva precisa che la disciplina delle aree scoperte è stata oggetto di una serie di interventi legislativi modificativi che a seguito di continui rinvii temporali non sono mai entrati in vigore , motivo per cui la tassabilità o meno di tali aree ha subito alterne vicende sulla base di sentenze che , in mancanza di un quadro normativo di riferimento chiaro , sono intervenute nei casi singoli. Tuttavia un intervento normativo chiaro si è avuto con l’art. 10 del dl 35/2013, che esclude dal pagamento della Tares le aree scoperte pertinenziali o accessorie  a locali tassabili non operative.  In analogia a quanto già previsto per la Tares, vengono escluse dalla Tari le aree scoperte pertinenziali o accessorie a locali tassabili non operative. Infatti , come previsto dalla legge di stabilità 2014 (legge n.147 del 2013), il presupposto della Tari è il possesso o la detenzione a qualsiasi titolo di locali o di aree scoperte, a qualsiasi uso adibiti, suscettibili di produrre rifiuti urbani ovvero di aree scoperte cosiddette operative. Dunque la legge prevede espressamente la tassazione delle aree scoperte operative, ma non esiste alcuna norma ed alcuna sentenza che prevede l’applicazione della medesima tariffa dell’area coperta alle aree scoperte di attività economiche e produttive. Pertanto l’amministrazione, per una scelta strategica, ha applicato a tutte le aree scoperte di attività economiche, operative e non operative, la medesima tariffa dell’area coperta e ha previsto, nella seduta  di Consiglio Comunale del 9 settembre 2014, per le aree scoperte sulle quali  non viene di fatto esercitato alcun esercizio di attività, a richiesta degli interessati, una riduzione pari al 40% della sola quota variabile contravvenendo in tal modo alla normativa vigente, che invece esclude dalla tassazione le aree scoperte non operative sulle quali non viene di fatto esercitata alcuna attività. È evidente che le ”scelte strategiche“ dell’Amministrazione comunale di Sala Consilina mirano esclusivamente al ripristino degli equilibri di bilancio mediante la richiesta di somme non dovute. Cittadinanzattiva invita l’Amministrazione comunale ad operare scelte miranti a razionalizzare le spese e ad eliminare gli sprechi considerando sempre prevalenti gli interessi della collettività. A tal fine Cittadinanzattiva fornisce ai titolari delle attività economiche di Sala Consilina un Vademecum, indicando le aree scoperte non tassabili , le aree scoperte parzialmente non tassabili e i locali esclusi dalla Tari.