DC: la legge del buon samaritano (Numero 155/2013)

 Il 2015 – con l’Expo di Milano, il cui tema decisivo è < Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita > e che si confronta con il problema del nutrimento dell’uomo e della Terra – sarà l’anno dell’alimentazione e del cibo.Tutto questo non può esimerci dal mettere in evidenza che in tante città, tra cui certamente anche la nostra, esiste un altro lato della medaglia, meno splendente, fatto da tutte quelle persone che hanno serie difficoltà a reperire il pasto giornaliero. Nonostante le parrocchie si mobilitino per aiutare i bisognosi con le varie collette alimentari, ciò non è sufficiente a coprire il reale fabbisogno. A tal proposito ci preme evidenziare che esiste una legge detta “Legge del Buon Samaritano” (Legge n. 155/2003 entrata in vigore il 16/07/2003) che è stata pensata per incoraggiare le donazioni di cibo pronto e non consumato anche nell’ambito della ristorazione collettiva che altrimenti verrebbe gettato, e per facilitare l’attività delle organizzazioni che distribuiscono pasti e generi alimentari, agli indigenti, in modo gratuito. In pratica, le Onlus che recuperano cibo, per esempio, dalla ristorazione organizzata, per consegnarlo alle persone indigenti, non sono tenute all’osservanza delle norme sulla sicurezza dei prodotti alimentari, perché equiparate al consumatore finale. Sarebbe auspicabile che il nostro Comune, come già tanti altri stanno facendo, realizzasse un progetto per il recupero degli avanzi nei ristoranti, nelle mense scolastiche ed in ogni altro posto dove fosse reperibile, per poterli distribuire, anche tramite le parrocchie o le associazioni ONLUS, a tutte le persone bisognose.
Per es. nel Comune di Viareggio, dal mese di dicembre 2013, l’Azienda Speciale Pluriservizi Viareggio (ASP) ha iniziato la fase sperimentale dei progetto per il recupero degli avanzi delle mense scolastiche del Comune di Viareggio: tutto quello che non viene servito ai bambini viene rimandato dal personale ASP, presente in tutte le scuole del Comune di Viareggio, al Centro Cottura delle Bocchette in contenitori termici, dove viene riunito per tipologia di pietanza e portato alla Mensa di Sant’Antonio.Questo progetto, in attuazione della legge n. 155 del 16 luglio 2013 detta “Buon Samaritano”, dopo la fase di sperimentazione e dopo aver ricevuto il parere favorevole dell’Azienda USL 12 Versilia, è stato ratificato da un Protocollo d’Intesa tra Comune di Viareggio, Azienda Speciale Pluriservizi e Caritas Diocesana di Lucca che gestisce la Mensa di Sant’Antonio. Il Sindaco di Viareggio spera che quanto fatto nel Suo Comune diventi un esempio da seguire. Infatti, come tutti sappiamo, sprecare è un delitto! Nella nostra città, più volte padre Alessandro Giambra ha denunciato il problema affermando che “la povertà ormai dilaga e quotidianamente”. Grazie alle volontarie vincenziane e all’associazione San Filippo Apostolo, riusciamo a confezionare più di cento pasti al giorno. Una emergenza senza fine che ormai coinvolge persone senza più un lavoro e senza più un punto di riferimento. Noi rappresentiamo ormai l’unico approdo per gente impossibilitata a sbarcare il lunario. Perché, dunque, non incrementare il numero dei pasti per aiutare quanta più gente possibile, sfruttando tutti quegli avanzi ancora buoni da consumare che altrimenti andrebbero gettati?

Francesca D’Angelo – Vice-Segretario Provinciale della Democrazia Cristiana di Caltanissetta