Eboli: Pd, Coda di Volpe, interviene capogruppo Vincenzo Rotondo “Dopo presenzialismi e rituale ringraziamenti, politica completamente assente”

Apprendo dalla stampa – dichiara il capogruppo del Partito Democratico Vincenzo Rotondo – che la Regione Campania ha confermato il blocco dell’incenerimento nel termovalorizzatore di Acerra delle ecoballe che si trovano ancora, ingiustificatamente, presso il sito di stoccaggio provvisorio di Coda di Volpe. Lo ha ribadito, proprio questa mattina, l’assessore regionale all’ambiente, Giovanni Romano, adducendo una serie di motivazioni, o meglio vere e proprie farneticazioni che non ci convincono per nulla. Le eco balle vanno rimosse, non sussiste alcun rischio per la salute delle persone, lo confermano tutti gli esami e le indagini compiute nel tempo, e la Regione di Caldoro, piuttosto che prendere tempo, farebbe bene a tenere fede agli impegni assunti. Tale stato di cose, rispetto al quale ribadiamo l’assoluta urgenza di procedere allo sgombero delle eco balle che da troppo tempo il territorio ebolitano ha accolto, induce un’amara, quanto lucida riflessione politica. Come Amministrazione, finché abbiamo governato questa città, abbiamo seguito da vicino e con estrema attenzione la questione, difendendo il nostro territorio ed i diritti dei nostri concittadini. E lo abbiamo fatto con incontri, continue sollecitazioni e proteste, ponendoci quale punto di riferimento istituzionale dei cittadini, ed in particolare di chi come il comitato di quartiere di Santa Cecilia, si è battuto in prima linea. Non abbiamo mai abbassato la guardia, abbiamo sempre ritenuto che la problematica di Coda di Volpe fosse una priorità assoluta, da mettere in cima alla nostra agenda politica. Ricordo che oltre il doppio delle eco balle sono state materialmente rimosse grazie anche all’azione giudiziaria dell’Amministrazione Comunale, oltre che alla forte battaglia condotta dal comitato di quartiere Santa Cecilia. Noi ce ne siamo occupati, con responsabilità e determinazione, ed ora, seppure in una posizione differente, continuiamo comunque a farlo. Consentitemi, tuttavia, di tracciare il quadro che si pone dinanzi ai nostri occhi all’indomani della fine dell’amministrazione Melchionda: totale assenza della politica locale. Da una parte gli scudieri locali della destra di Caldoro, dopo il grottesco rituale dei ringraziamenti e del presenzialismo a tutti i costi, stanno confermando la propria totale ininfluenza politica. Pur dimostrandosi, all’occorrenza,  illustri rappresentanti locali di chi governa la nostra Regione, pur essendo sempre pronti a rispondere al richiamo del Governatore, non riescono ad incidere in alcun modo a difesa della nostra città, e continuano a subire supinamente le scellerate scelte di Caldoro. Dall’altra c’è poi il centrosinistra, o per meglio dire quella frangia di esso funzionale a Caldoro, per antiche ed assidue frequentazioni, che pure, rispetto a tale disastro, non proferisce parola. E allora, ditemi se non è forse evidente che venuta meno l’Amministrazione Melchionda, unica voce di strenua difesa della nostra città, peraltro ripetutamente aggredita, si è smesso di occuparsi delle problematiche, quelle vere, della nostra città”.