Roma: Sappe, carcere Santa Maria Capua Vetere incontra Vice capo Dap Pagano

“Un incremento da subito di 25 poliziotti penitenziari, lo stanziamento di fondi per pagare il lavoro straordinario e investimenti per bonificare l’impianto idrico del carcere, che eroga acqua piena di batteri ed è inquinata. E’ quello che abbiamo ottenuto per il penitenziario di Santa Maria Capua Vetere dopo l’incontro di oggi a Roma, presso la sede del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria, con il Vice Capo vicario Luigi Pagano”. Ne da notizia Donato Capece, segretario generale del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria SAPPE. Capece, a capo della delegazione sindacale composta dai segretari SAPPE della Campania Fattorello, Berrini, Di Costanzo e De Simone, ricorda le criticità e le problematiche del carcere di S. Maria Capua Vetere: “Ho visitato il carcere la settimana scorsa. Traspare evidente la trascuratezza dell’Amministrazione penitenziaria ai veri problemi operativi della Polizia, un carcere che dovrebbe essere classificato di “primo livello” per l’alta concentrazione di detenuti, anche ad alta sicurezza.  Basti pensare all’apertura del nuovo Padiglione detentivo, fatto senza aumentare l’organico di Polizia Penitenziaria con ciò determinando gravi problemi di organizzazione e servizi. Le aggressioni ne sono la conferma più palese, che si sarebbero potuto evitare se si fosse ascoltato il SAPPE. L’incontro di oggi a Roma e soprattutto gli impresi presi dal vice Capo del DAP Pagano – soprattutto l’assegnazione di 25 Agenti a cui si aggiunge un ulteriore incremento di personale con mobilità regionale – ci fanno sperare che le cose possano cambiare, in meglio, per dare maggiore sicurezza alla Polizia Penitenziaria del carcere”. Il SAPPE ha infine chiesto al vice Capo del DAP una revisione generale degli organici dei Reparti di Polizia Penitenziaria della Campania poiché quelli attuali sono inadeguati rispetto all’organizzazione del lavoro delle carceri regionali.