Napoli – Roma il ritorno al derby del sole

 Alessandro Francesco Russo  

Le aspettative per questa partita erano davvero alte, ma non riguardavano puramente l’aspetto calcistico. Mai negli ultimi vent’anni c’è stato un derby del sole così carico di tensione come questo. Il motivo è ben noto a tutti, è presente ancora vivido negli occhi e nei cuori di tutti i tifosi, napoletani e non, la vicenda del giovane Ciro Esposito morto in seguito a disordini tra tifosi napoletani e romanisti  nella finale di coppa Italia a maggio che vedeva il Napoli a contendersi il trofeo con la Fiorentina. Per questo la partita era ricca di significato, e altresì ricca di rischio e di paura. La paura era che la spirale della vendetta potesse inglobare anche questo pomeriggio di calcio e marchiarlo a fuoco col simbolo della violenza. Innumerevoli sono stati gli appelli da parte di esponenti delle due società, dagli allenatori ai presidenti fino al cardinal Sepe, il quale ha chiesto di non sporcare questo giorno di festa e di sport con dell’insana violenza. Di maggior impatto è stato  l’appello che viene da una figura assai legata a questa vicenda; la madre dello stesso Ciro la quale già all’indomani della stessa vicenda parlava di perdono per colui che aveva ferito gravemente il proprio figlio e nei mesi successivi alla  sua morte si è prodigata a diffondere ai tifosi un messaggio di speranza e perdono. La vendetta genera altra vendetta, l’odio genera altro odio e solo col perdono lo si può combattere. L’aspetto più positivo della giornata di oggi che va oltre il mero spettacolo calcistico è l’assenza di tafferugli e disordini e lo svolgersi di una semplice giornata di sport. La testimonianza di quanto sia indietro il nostro calcio, che va oltre al tasso tecnico maggiore dei campionati esteri, sta per l’appunto in situazione come questa, in cui bisogna gioire e festeggiare per lo svolgimento senza problemi di una gara, cosa che dovrebbe essere la normalità  e non una felicissima eccezione rispetto alla norma. Ma veniamo finalmente a ciò che ci ha detto il campo. Napoli con la formazione praticamente identica a quella che aveva pareggiato e sfiorato la vittoria a Bergamo con la sola eccezione di Insigne al posto di Mertens, Roma invece che fa turn-over pensando alla Champions e lasciando in panca pezzi da 90 quali De Rossi, Destro e Iturbe. I primi 45 minuti sono di marca azzurra, il Napoli sfodera infatti una prestazione mostruosa per intensità e mole di gioco e al primo affondo trova subito la via del gol. Azione sulla fascia di Insigne che si accentra e prova il tiro, il quale sporcato da Manolas arriva alla portata di Higuain il quale si coordina e con una tanto spettacolare quanto plastica rovesciata infila l’incolpevole ex De Sanctis. Il Napoli dopo il vantaggio non si ferma, la Roma proprio non c’è sul campo. Insigne è imprendibile sguscia tra le maglie giallorosse e fa partire da posizione angolata un tiro a giro velenosissimo che solo una prodezza di De Sanctis non fa finire in fondo alla rete. In seguito dopo una bella azione di ripartenza è Callejon che con un missile frantuma l’incrocio dei pali della Roma a portiere battuto. Prima della fine del primo tempo c’è un opportunità anche per il capitano azzurro Hamsik che a porta vuota centra la traversa e fa tirare un sospiro di sollievo ai giallorossi. Finisce il primo tempo con un Napoli in vantaggio che avrebbe meritato di segnare due o tre gol e con una Roma non pervenuta. Il secondo tempo non ha la stessa verve del primo, è più una partita a scacchi. La Roma si rende pericolosa con una conclusione in area di Florenzi di poco fuori, il Napoli va invece vicino al raddoppio con un delizioso cucchiaio di Callejon salvato da Naingollan sulla linea. Inizia la girandola dei cambi: entrano per i capitolini Destro e Iturbe e per gli azzurri Gargano e Mertens. La partita sembra incanalarsi sulla vittoria di misura del Napoli visto che la Roma non riesce a essere pericolosa, complice una prestazione super del difensore Koulibaly, ma a 5 minuti dal termine su assist di Higuain, Callejon trova il gol del raddoppio e manda in estasi il San Paolo. Partita ai titoli di coda che lascia un Napoli galvanizzato dalla miglior prestazione in campionato da inizio stagione e una Roma sciatta e svagata con la testa alla Champions.

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