Area Tanagro e Alto Medio Sele ripartono dai fiumi: Distretti strumento fondamentale per economia

 A Buccino l’incontro pubblico sull’adesione al Comitato Promotore per l’Istituzione dei Distretti rurali per le Aree interne e protette della Provincia di Salerno. Ripartire dai fiumi e dai suoi affluenti. L’area del Tanagro e dell’Alto e Medio Sele puntano sulla creazione dei Distretti rurali individuando anche nei Contratti di Fiume strumenti necessari per un processo di pianificazione del territorio legato ai bacini fluviali. Nell’incontro che si è svolto il 31 ottobre a Buccino, presso la salaconsiliare della Comunità Montana, dove sono stati in molti, tra sindaci e imprese, ad aderire al Comitato Promotore per l’Istituzione dei Distretti rurali, agroalimentari di Qualità e di Filiera per le Aree Interne e Protette della Provincia di Salerno, si è sottolineata la necessità di invertire la rotta di un’economia al collasso e contrastare il fenomeno dell’emigrazione. “L’area del Tanagro e dell’Alto Medio Sele – ha spiegato Anna Pina Arcaro responsabile del Comitato Promotore – rientra nella perimetrazione d’aree per l’istituzione dei Distretti, perché questi territori rappresentano la linfa vitale agricola dei due paesaggi culturali riconosciuti dall’Unesco (Cilento e Costa d’Amalfi) coprendo come bacino idrografico un territorio esteso da Sapri ad Amalfi. E l’adesione pubblica di questa area al Comitato promotore è essenziale per porre le giuste basi al controllo e monitoraggio della qualità delle acque verso una programmazione negoziata ed integrata dei Contratti di fiume”.

In piena sintonia è Giovanni Caggiano, presidente Comunità Montana Tanagro Alto e Medio Sele, che ha sottolineato come “la legge regionale sui Distretti stabilisce che sarà possibile definire una fiscalità nelle aree che aderiscono – spiega Caggiano – e noi siamo fiduciosi in questo strumento che potrà dare un’identità alle aree interne. Ed è solo aggregandoci che possiamo andare avanti e vincere la sfida”.

A evidenziare l’importanza dell’unione tra mondo della ricerca, imprese ed istituzioni è Rosa Pepe che con il Cra di Pontecagnano è parte attiva del progetto sui Distretti rurali: “Dobbiamo mettere insieme le competenze giuste per superare questo momento di difficoltà, e ci sono tutte le potenzialità per invertire la rotta e tenere il passo con i tempi che cambiano”.

Convinto della strumento “Distretti” è anche il neo consigliere provinciale Gerardo Malpede, sindaco di San Gregorio Magno: “Crediamo che possa essere uno strumento importante contro lo spopolamento – sottolinea Malpede – Dobbiamo fare in modo che i giovani non vadano più via per fare poi altrove gli stessi lavori in agricoltura che potrebbero fare qui. E abbiamo una possibilità nella programmazione 2014-2020, facciamo in modo di non sprecare questa opportunità”.

Infatti la Campania è all’ultimo posto per capacità di spesa dei fondi europei e sono a rischio miliardi di euro del ciclo 2007-2013. E’ Donato Pica, consigliere regionale a confermare come ”la legge sui Distretti va a coprire un vuoto normativo e vanno encomiate pubblicamente persone come Anna Pina Arcaro e Rosa Pepe, stimate professioniste, che stanno riuscendo a mettere insieme tanti territori e a fare un ottimo lavoro. La concertazione nei territori – rimarca Pica – è essenziale e devono essere i territori a decidere quali progetti realizzare”.

Ci dovrà essere quindi un nuovo modello di crescita e di sviluppo con le vocazioni autentiche dei territori. “Con la legge sui Distretti abbiamo fatto in modo di fornire alle aree più svantaggiate uno strumento per superare le difficoltà – ha affermato Gennaro Mucciolo, consigliere provinciale e primo firmatario della legge – Il Distretto se sarà governato in modo adeguato agevolerà tanti processi economici. Ora aspettiamo l’approvazione del regolamento, e si aprirà una nuova fase importante per tutta la provincia”.