Roma: Cardiello, interrogazione a risposta in commissione Ministro ambiente e tutela territorio e del mare

 Premesso che: il Comune di Salerno con Deliberazione G.C. 1245 del 17 novembre 2009 ha approvato un progetto preliminare di produzione di energia, con tecnologia fotovoltaica, per una potenza di 24Mw, con Decreto dirigenziale n. 372 dell’8 luglio 2010, la Regione Campania autorizzava il Comune di Salerno alla costruzione ed all’esercizio di un impianto di produzione di energia, con tecnologia fotovoltaica, per una potenza di 24Mw, condizionatamente al rispetto di una serie di prescrizioni; dall’esame del procedimento di autorizzazione dell’impianto venivano rilevate dalla provincia di Salerno e da esponenti politici locali alcune criticità al provvedimento, e tra esse: l’inclusione nell’autorizzazione unica del progetto di interventi edilizi non connessi e non indispensabili quali la realizzazione di un popolo didattico; la carenza di informazione e consultazione nella procedura di compatibilità ambientale effettuata dal Comune di Salerno e dalla Regione Campania che avrebbe dovuto anche verificare la disponibilità del suolo; l’atto autorizzativo della Regione è stato inoltre emanato prima che tutti i Comuni interessati dall’opera  esprimessero il loro parere favorevole e non considerando che il Comune di Salerno non ha la reale disponibilità dell’area ubicata in località “Monti Eboli” ricadente nel Comune di Eboli, area soggetta a destinazione vincolata (aree agricole collinare e montana e destinata a finalità sociali); l’impianto fotovoltaico malgrado le ricordate imperfezioni procedurali è in funzione e risulta essere il più grande impianto in Europa come estensione (la superficie interessata è pari a 70 campi da calcio); il Comune di Eboli non beneficia di alcun ritorno economico dal funzionamento dell’impianto; chiede  se non intenda fare chiarezza sul fatto per comprendere come sia stato possibile giungere ad autorizzare la costruzione e la messa in funzione del succitato impianto malgrado l’esistenza di specifici e stringenti vincoli ambientali e di destinazione d’uso.