Castel Volturno: la cultura dove la mettiamo?

Pescopagano è un territorio a metà fra i Comuni di Castel Volturno a sud e Mondragone a nord, ma di fatto è uno stesso territorio frazionato e confinante fra i due Comuni già citati. E’ purtroppo ben noto alle cronache locali e nazionali per efferati atti di violenza ed intemperanze fra le diverse etnie ivi presenti che a fatica cercano un’integrazione difficile dovuta alle tradizioni ed
ai costumi intrinsechi della terra natia che nessuno vuole abbandonare. Purtroppo è un fazzoletto di territorio dove vi è un alto grado di analfabetismo soprattutto da parte di quelle persone immigrate che dovrebbero cercare un’integrazione di per se molto complicata. Pescopagano è anche la terra ove Sindaci, Ministri, Prefetti ecc…non disdegnano passerelle mediatiche quando c’è da mettersi in mostra, salvo poi dimenticarsi subito di promesse ed impegni assunti con la gente del posto subito nell’imminenza di accadimenti violenti che ne fanno un quadro reale molto problematico. Pescopagano è anche quella terra di nessuno ove si vive in barba a tutte le leggi esistenti, ove violenza, sopraffazione, litigi, furti e potrei continuare all’infinito sono all’ordine del giorno. Le Forze dell’Ordine fanno del loro meglio e questo gli va
riconosciuto, il loro impegno se non altro crea un certo equilibrio che seppur critico mantiene quella sopravvivenza sopportabile per la gente del posto. Detto questo è chiaro che le sole iniziative concrete vengono dai privati e da quelle “sorelle missionarie” della Piccola Casetta di Nazareth le quali, con non pochi sacrifici soprattutto economici, cercano di mantenere una scuola materna viva e punto di riferimento per la gente del quartiere. Nel territorio di Pescopagano insiste un Plesso Scolastico delle scuole elementari che raccoglie tutti i bambini che vivono su detta zona, ebbene mentre il Comune di Mondragone si impegna a corrispondere una piccola quota per mantenere un pulmino scuolabus che vada a prelevare e riportare gli alunni , ricordiamo che anche il Comune di Mondragone ha un dissesto economico di tutto rilevo e che sta cercando di risolvere, Il Comune di Castel Volturno si trincera dietro il suo dissesto e rifiuta qualsivoglia investimento in cultura. Senza pulmino, unica risorsa concreta, i bambini non vanno neanche a scuola. Vorremmo ricordare al Sindaco Dimitri Russo che, dato lo stato attuale ed in continua ebollizione, una misura che forse potrebbe nel tempo cambiare in meglio l’attuale situazione è investire nei bambini, nella scuola ergo nella cultura. Ora se, come si vede dal documento nella foto, un Comune si rifiuta di investire anche una piccola cifra irrisoria per mantenere un pulmino scuolabus unico nella zona, come si può pretendere che le cose migliorino in futuro? Dai fatti del 13 e 14 luglio u.s. nessuno sembra più ricordarsi che esiste un territorio in continua emergenza, è ancora di ieri l’arresto, guarda caso a Pescopagano, di un reo che ha rapinato un’auto sulla Via Domitiana ed è scappato proprio in questa
zona ove poi è stato arrestato. Ebbene crediamo che se, a breve termine non vi siano azioni incisive, investire nella scuola e nella formazione dei ragazzi della zona per il loro futuro sia quanto meno doveroso da parte delle amministrazioni locali per dare un concreto segno di presenza ai cittadini.
In questo Mondragone ed il Sindaco Schiappa si stanno dando molto da
fare, ebbene chiediamo perchè Castel Volturno non fa altrettanto? Non
ci basta la scusa del dissesto, chiediamo spiegazioni concrete al Primo Cittadino da cui ci auspichiamo una risposta concreta. Lo scuolabus è l’unico mezzo di trasporto legale, non andiamo a rafforzare quella serie di occasionali trasporti palesemente in contraffazione delle leggi scolastiche sul trasporto alunni di cui tutti sanno l’esistenza ma nessuno sembra contrastare.
Marco Sarra

4 pensieri su “Castel Volturno: la cultura dove la mettiamo?

  1. Vorrei ricordare al sig. Marco Sarra che le leggi dello stato vanno rispettate e per una amministrazione che fa della legalità e della trasparenza la sua bandiera, non esiste una legalità a metà, parziale o di opinione. In quanto in dissesto, non possiamo concedere alcun tipo contributo, a nessuno, lo vieta la legge. Troppo facile fare i paladini della cultura senza avere una minima cognizione della situazione finanziaria di un ente e delle prescrizioni che il ministero impone a causa del dissesto e dell’ bilancio riequilibrato. Nessuna amministrazione davanti ad una simile iniziativa avrebbe interesse a sottrarsi, non si tratta di “scegliere”. Se in questi mesi avessimo concesso contributi a qualche associazione, preferendo quindi qualche iniziativa rispetto ad un’altra più meritevole, beh, allora il sig. Sarra avrebbe ragione a sottolineare una simile mancanza. Poiché, come detto, non l’abbiamo fatto, allora la critica è solo strumentale e ridicola.
    Dimitri Russo.

    1. Egr. Sindaco Dimitri la mia non vuol essere alcuna critica strumentale ne tanto meno ridicola, ma vuol inserirsi in quel quadro di provvedimenti che avete deciso in seduta riunita a Caserta davanti al Prefetto e alla presenza dell’On. Alfano per cui avete affermato, a questo punto devo dire per pura pubblicità politica, che Pescopagano doveva assere un esempio ed era stato preso a modello per una serie di iniziative sperimentali affinchè non si fosse più verificato un quadro di violenza e protesta come quello a cui abbiamo assistito nello scorso 13 e 14 luglio. Ora se in queste misure eccezionali che vanno ben oltre il discorso del dissesto che pur esiste e non va sottovalutato, se in quel quadro voi avete una somma da stanziare per il recupero di quell’avanzo finanziario quantificato nella somma di 3 milioni e 400mila euro venuto fuori dal suo ultimo consiglio comunale, dicevo se tutto questo è vero non mi dica che Castel Volturno non possa impiegare cifre irrisorie ma da spendere per creare nuove generazioni di migranti che almeno abbiano una base culturale migliore di quella odierna. Credo che se avreste stanziato una somma ipotetica, faccio un esempio di 3000 euro, il comune non sarebbe fallito miseramente, ma avreste permesso a tanti bambini (visto che parliamo di scuole elementari) di poter frequentare un intero anno scolastico. Le chiedo, se anche Mondragone sta nella stessa situazione se non più grave, perchè però quell’amministrazione non si è tirata indietro davanti a cotanta necessità? E poi dopo l’ultima dimostrazione degli Africani del 18 u.s. perchè il Comune di castel Volturno ha trovato dei fondi di spesa da mettere subito in opera e per la scuola esiste il dissesto? Continuiamo a mantenere gente che non produrrà mai ma ci inalberiamo davanti ad un problema che, sicuramente è a più lungo respiro, ma nel futuro darebbe quei frutti che è logico aspettarsi ma che in mancanza di tali provvedimenti non potrà mai creare benessere anche per la popolazione residente. Integrazione è anche una misura che va vista nel medio e lungo periodo e non solo come un accessorio discriminatorio fra chi paga le tasse e chi riceve benefici senza alcun diritto. Questi bambini un domani potranno essere assunti nel mondo del lavoro, creare economia per il territorio in cui vivono, ma se ora non ricevono aiuti in futuro avremo tanti altre situazioni che di fatto non saranno mai produttive.
      Tutto questo le sembra strumentale e ridicolo? A noi italiani, negli anni ’20 quando si andava in America per il miraggio di un lavoro nessuno ci ha pagato nulla, nessuno ci ha permesso di bighellonare dalla sera alla mattina, ma ci hanno chiesto di lavorare e se oggi l’America è quella potenza che è va dato merito a braccia, uomini e menti italiane di aver costruito tutto ciò che oggi la rende un’eccellenza, da noi questi immigrati cosa portano? Se non decidiamo di dar loro un’istruzione almeno per i bambini che dovrebbero diventare il futuro di una situazione insostenibile come quella odierna, cosa pretenderemo fra dieci o quindi anni?

      1. Egregio sig. Marco Sarta, ha elencato una serie di cavolate (non si offenda):
        – i provvedimeniti presi con il ministro Alfano sono definiti nel progetto “generare futuro” i cui fondi (PON sicurezza) non sono certo somme disponibili nelle casse comunali per cui un’amministrazione può prendere a suo piacimento e destinare a contributi per associazioni che ripeto, per legge, non possiamo concedere, ma lei fa finta di non capire. Non è una scelta non aver dato il contributo alla scuola per il trasporto, è un obbligo a cui di certo non posso sottrarmi. Ma nemmeno questo capisce, capisco.
        Non c’è una somma da stanziare, ci sono progetti vincolati ad una specifica misura del pONI. Lei ha delle idee molto confuse su come funzionano i finanziamenti pubblici (europei). Non esistono finanziamenti per cui, ripeto, ti danno una somma e tu puoi fare quello che vuoi. E’ imbarazzante che lei pensi ad una simile possibilità. È ovvio che nel progetto “generare futuro” non c’è una misura per il contributo all’associazione in questione.

        – avanzo finanziario di 3 milioni? Dove l’ha letto? Abbiamo un dissesto di 55 milioni e lei parla di avanzo milionario. Le sembra plausibile? La frase “sulla scuola esiste il dissesto è incredibile. Che significa? Non abbiamo potuto garantire, per il dissesto, il trasporto scolastico pubblico su tutto il territorio, si figuri una iniziativa privata, seppur lodevole.

        – il comune di Mondragone non è in dissesto e può concedere contributi, noi no! La differenza è notevole. Non so come spiegarglielo. Non è una scelta.

        – per il resto : demagogia spicciola.

        Se vuole dare un vero contributo a questo paese si rimbocchiamoci le maniche e faccia qualcosa di concreto con azioni serie.

  2. Siamo di nuovo alle solite, lei caro Sindaco Dimitri Russo è così preso dal rispondere in modo poco pacato, e che dimostra in toto la sua poca inclinazione ad informare i cittadini, che storpia impropriamente anche i cognomi delle persone, ma su questo possiamo ben andare oltre.
    -Invece di inalberarsi tanto perchè non informa la cittadinanza chiarendo a che punto sono i fondi PON che pur sono un valido aiuto per la sua amministrazione comunale in pieno dissesto.
    Non credo che il progetto “genarale futuro” non preveda, in zone a così intenso degrado anche culturale, uno stanziamento a favore della scuola come punto base per costruire una migliore società del futuro.
    Le ricordo che oltre 1 miliardo di euro del Por Campania Fesr 2007-2013 è stato destinato ad interventi per l’accelerazione della spesa, al sostegno del tessuto produttivo campano e all’occupazione, ad iniziative nel campo dei trasporti, all’efficientamento energetico, e a progetti rivolti ai Comuni al di sotto dei 50mila abitanti.
    Ma c’è anche quello che il Presidente della Regione Campania, Stefano Caldoro, ha annunciato, in Consiglio regionale sull’utilizzo dei Fondi europei, che la Campania è stata inserita nel pool delle cinque Regioni che guideranno il progetto per la programmazione 2014-2020 dei fondi europei.
    Bene questi fondi quando arriveranno? Quanto arriverà al suo Comune o le è già arrivato?
    Non sono uno sprovveduto come lei vorrebbe far sembrare ergendosi sempre sul quel piedistallo della sapienza ma che di fatto non si traduce, o almeno non si è tradotta mai fino ad ora in un benessere per i suoi cittadini, quindi la invito ancora una volta ad un maggior dialogo costruttivo invece del muro contro muro che sarà sicuramente molto fuorviante rispetto al prendersi delle responsabilità ma non costruttivo.

    -Non faccia finta di non aver capito, io non ho parlato della somma totale del dissesto che so bene essere di 55 milioni, dico che voi avete per il rientro di quella somma il blocco di 3 miloni e 400mila euro come esplicato nel suo ultimo consiglio comunale che è cosa ben differente dall’asserire ciò che lei vorrebbe mettermi in bocca ma che io non ho certo detto. Dico solo che il Comune se volesse magari una cifra infinitesimale come ho riportato nell’esempio (ipotesi 3000 euro) potrebbe riuscire a trovarla, non crede?

    – il Comune di Mondragone non è vero che non è in dissesto e le metto un articolo di giornale a conferma http://noi.caserta.it/mondragone-assestamento-approvato-in-consiglio-sul-dissesto-il-sindaco-schiappa-prende-tempo.html ma ha approntato un piano di rientro che ancora è in essere, quindi come vede le parlo con fatti concreti.

    – Non so chi faccia demagogia spicciola, non certo io che posso documentare ciò che affermo, mentre qualcuno ha avuto un’ottima scuola demagogica frutto di 25 anni di mancanza di veri uomini politici che non avevano bisogno di ricorre a questi mezzi.

    – In ultimo egr. Sindaco io faccio qualcosa di concreto, faccio politica seria e su tutto il territorio italiano, spero che in futuro, proprio per creare azioni concrete, lei voglia essere maggiormente disponibile al dialogo.
    In fondo se per Pescopagano non si è mai fatto nulla in tanti anni, tranne forse qualche azione che vada riconosciuta all’amministrazione del Sindaco Scalzone, ma che poi non avendo avuto seguito è rimasta fine a se stessa, perchè dovrebbe assumersi questa responsabilità se non, come fanno tutti, ricordarsi che esistiamo solo in campagna elettorale?

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