Eboli: M5S,Trasparenza ed Onestà

Il Movimento 5 Stelle di Eboli chiede l’attuazione del principio di trasparenza che rappresenta la condizione preliminare per quella onestà richiesta a chi amministra la cosa pubblica, soprattutto in considerazione dei disastri amministrativi, determinati da chi ha governato la Città di Eboli in questi ultimi anni. In primo luogo il Movimento rappresenta che il rispetto della Legge impone, per quanto riguarda la trasparenza, ai pubblici amministratori di rendere accessibili alcuni dati personali. Il Decreto Legislativo 14.03.2013, nr. 33, agli artt. 13 e 14, prescrive agli amministratori pubblici di esporre sul sito del proprio Ente le voci riguardanti tutti i compensi percepiti ed anche le dichiarazioni dei redditi propri e dei familiari conviventi, nonché tutti i beni mobili ed immobili, ivi comprese partecipazioni azionarie e di capitali in società. L’art. 14 del citato Decreto Legislativo “”Obblighi di pubblicazione concernenti i componenti degli organi di indirizzo politico””, richiama espressamente la pubblicazione de:

• i compensi di qualsiasi natura connessi all’assunzione della carica; gli importi di viaggi di servizio e missioni pagati con fondi pubblici;

• i dati relativi all’assunzione di altre cariche, presso enti pubblici o privati, ed i relativi compensi a qualsiasi titolo corrisposti;

• gli altri eventuali incarichi con oneri a carico della finanza pubblica e l’indicazione dei compensi spettanti;

• le dichiarazioni di cui all’articolo 2, della legge 5 luglio 1982, n. 441 (Dichiarazione dei redditi propri e dei congiunti prossimi concernono anche la situazione patrimoniale e la dichiarazione dei redditi del coniuge non separato, nonché dei figli e dei parenti entro il secondo grado di parentela,nonché una dichiarazione concernente i diritti reali su beni immobili e su beni mobili iscritti in pubblici registri; le azioni di società; le quote di partecipazione a società; l’esercizio di funzioni di amministratore o di sindaco di società’).  Infatti, come si potrà facilmente verificare, quasi tutti gli amministratori pubblici non hanno inserito in rete la propria dichiarazione dei redditi, eccetto una semplice autodichiarazione riferita al lontano 2012. Gli amministratori inadempienti si sono resi responsabili di una violazione di legge, per altro richiamata dall’art. 46 del citato Decreto Legislativo, nei confronti dei quali l’Ente dovrà adire alla Corte dei Conti per una palese “”causa di responsabilità per danno all’immagine dell’amministrazione””.In assenza di azioni coerenti con il dettato normativo sarà cura di M5S surrogare l’eventuale inazione dell’Ente. Il Movimento 5 Stelle di Eboli, nel richiesto incontro con il neo Commissario Prefettizio, evidenzierà anche le violazioni delle suddette norme, chiedendone l’immediata applicazione in nome della “Trasparenza ed Onestà” di cui il Movimento ne è promotore nell’interesse della comunità ebolitana, già fortemente penalizzata da scelte che hanno danneggiato il futuro della Città per i prossimi decenni.