Capogruppo Eboli Libera Mazzini su preliminare piano urbanistico comunale

All’indomani della profonda crisi politica scatenatasi a seguito dell’approvazione a maggioranza, nella seduta di giunta dello scorso giovedì 25 settembre, del preliminare di Piano Urbanistico Comunale, il capogruppo di Eboli Libera – che a seguito di tale atto di prepotenza verso Eboli ha scelto di abbandonare la maggioranza di governo – interviene per chiarire le motivazioni di tale profondo dissenso. “La scelta fatta dal Sindaco Melchionda – spiega Pietro Mazzini a nome dell’intero gruppo consiliare –  di forzare sull’approvazione a maggioranza del preliminare in sede di giunta – con soli cinque voti – è stato un atto molto grave, un gesto di arroganza politica non soltanto verso una forza politica che aveva detto con chiarezza, nelle settimane precedenti, di non condividere nel merito e nel metodo il provvedimento, ma verso l’intera città. Il Sindaco di Eboli si è voluto arrogare il diritto di portare avanti un provvedimento – dopo averlo tenuto sette anni  in un cassetto – che, a fronte del tempo trascorso e delle risorse profuse, rappresenta la montagna che partorisce il topolino! Un provvedimento scritto male, vago, che contiene indicazioni generiche e peraltro non condivisibili sulle linee di sviluppo della città. Un preliminare –  incalza il capogruppo di Eboli Libera – che peraltro è profondamente cambiato rispetto a quanto era stato illustrato, solo pochi mesi fa, ai consiglieri dell’allora maggioranza consiliare. Cosa è accaduto da allora? Dove sono state prese decisioni potenzialmente devastanti per gli assetti urbanistici? Sarebbe anche il caso di chiedere all’Università di Salerno, al professor Gerundo, cosa pensa di un atto che è profondamente diverso da quello che egli stesso propose tempo fa, e che porta avanti una filosofia di ‘sviluppo a nastro’ che è in netto contrasto con quanto propugnato da tutta l’urbanistica moderna. Si pongono le basi – complice l’indeterminatezza delle scelte – per un incremento del consumo di suolo agricolo, senza assumere determinazioni serie e coerenti sullo sviluppo della nostra città e delle aree periferiche.  E tutto questo – si indigna Mazzini – a distanza di pochi mesi dal voto, senza cercare alcun confronto con quelle forze politiche cittadine che non sono asserragliate nel fortino, senza confrontarsi con il resto del centrosinistra ebolitano, senza aprire un dibattito fecondo con i cittadini su opzioni di fondo che determinerebbero – se confermate – lo sviluppo di Eboli in un senso o nell’altro. Quanto alle ridicole accuse di essere guidati da ambizioni personali – conclude il capogruppo consiliare – è singolare che esse provengano da chi a quelle poltrone è legato da tempo immemorabile, e che siano rivolte a chi quelle poltrone – gli assessori Massarelli e Norma ed il Presidente Sgroia, e li ringrazio ancora una volta  – hanno mostrato di saper rinunciare senza alcun tentennamento, quando vi sono stati in gioco gli interessi della collettività e ci si è trovati di fronte ad atteggiamenti poco chiari e – essi si – di dubbia matrice, data anche la fretta con cui si è voluti arrivare all’approvazione di un preliminare di piano che è un vero e proprio documento in bianco, utile solo a farsi propaganda in taluni ambienti senza neanche chiarire davvero che cosa si intende fare della nostra Eboli”.