Salerno: Arcigay, 8 aziende promuovono inserimento lavorativo

 Partiranno lunedì 15 settembre gli 8 tirocini attivati da Arcigay “Marcella Di Folco” insieme ad 8 aziende salernitane nell’ambito del Progetto DJ – Diversity on the job. Il programma, promosso dall’Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali (UNAR) del Dipartimento Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri e attuato da Italia Lavoro, promuove l’inserimento lavorativo di soggetti svantaggiati attraverso la realizzazione di tirocini professionalizzanti retribuiti. Un’opportunità finalizzata a sostenere le scelte professionali e favorire l’acquisizione di competenze mediante la conoscenza diretta del mercato del lavoro, agevolando l’inserimento o il reinserimento dei soggetti esclusi o a rischio di esclusione per il proprio orientamento sessuale o la propria identità di genere. A Salerno, Arcigay ha trovato 8 partner (enti ed aziende operanti sul territorio) che hanno creduto nel progetto e dato la possibilità ad 8 persone lgbt di combattere la marginalizzazione socio-lavorativa: l’agenzia di viaggi Bed&travel, Triangle srl boutique, il Tagliere ristorante, bar Vino&Vinile, la galleria d’arte Tiziana di Caro, il sindacato USB, L’Unico ristorante e la farmacia Verdi. Ogni tirocinante sarà affiancato per i prossimi 3 mesi da un tutor aziendale ed un coach di Arcigay Salerno per attività di orientamento e di monitoraggio.“Questa è un’azione reale – commenta Eddy Parascandolo, promotore e vicepresidente del “Marcella Di Folco” – a sostegno della comunità lgbt cittadina, concretizzatasi grazie all’attenzione e alla sensibilità che le aziende ospitanti hanno dimostrato. Queste persone da lunedì inizieranno un percorso lavorativo nella loro città, alla luce del sole, senza nascondere il proprio essere. Un segnale positivo che inciderà parecchio a livello sociale”. “Si tratta – afferma Marco De Giorgi, Direttore dell’ Unar – di una sperimentazione innovativa, finanziata dal Fondo Sociale Europeo, che da un lato mira ad avvicinare al mondo del lavoro persone tradizionalmente escluse e, dall’altro , stimola le aziende ad aprirsi al confronto con realtà che spesso non sono prese in considerazione“.