Baronissi: Francesco Cosentini, in bici fino a Tanzania e Malawi

Anna Maria Noia

  Dalla Valle Irno al continente nero: il mal d’Africa colpisce ancora! Francesco Cosentini, appena trentenne, baroniense, una recentissima laurea in Scienze Geografiche conseguita a Roma, è da tempo appassionato di questo territorio così vituperato e mortificato, svilito dagli interessi di pochi bianchi senza scrupoli; un Paese, quello africano, generoso di splendidi paesaggi, di savane e brughiere assolate. Una nazione accogliente, contrariamente a quanto si possa pensare seguendo le attuali, tragiche notizie emanate dai media nazionali. Ma Francesco, che coltiva del resto svariati interessi – tra cui la fotografia e lo sport outdoor, all’aria aperta – ha inteso far coincidere le sue due principali “ragioni di vita”: l’Africa, per l’appunto, e la bicicletta: proprio sulla fida due ruote “Ridley” il giovane ha compiuto positive ed importanti esperienze tra Tanzania e Malawi, nel cuore del continente. Di questi viaggi egli ha tracciato un “diario di bordo”, un “blog” cartaceo che contiene e fonde all’interno emozioni e sentimenti da lui provati nel corso dei tanti chilometri percorsi per visitare il suo meraviglioso mondo. Composto da foreste lussureggianti, ambienti pluviali, savane e zone semidesertiche. Un bell’impatto, insomma, per un giovanissimo come lui! Ciò allo scopo di vivere la terra africana direttamente e attentamente, da vicino. Passo dopo passo. Anche l’argomento della tesi, premiata da una brillante votazione, verteva sul pianeta Africa: un indirizzo storico-geografico sul periodo coloniale tedesco in Tanzania. “Pole pole. Pedalando in Tanzania e Malawi” è la sua opera prima: riprendendo nel titolo un proverbio in lingua swahili, il volume raccoglie tanto materiale utile a capire, conoscere ed infine amare l’Africa. Una copertina morbida, in formato 15×23. Sei capitoli in 164 dense pagine. A fronte una foto di Cosentini rielaborata dalla graphic designer Laura Palmentieri: ecco, è questo il “prodotto finito”.  Quando è sorto il tuo interesse per l’Africa? “Sin da ragazzino mi hanno sempre incuriosito le escursioni in queste zone; a ventun anni risale la mia prima esperienza autonoma nel continente nero. Messi da parte un po’ di soldi, sono partito per la Tanzania. Qui sono stato ospitato dalle suore orsoline, in un villaggio nelle regioni di Singida e Dodoma.” E dopo la Tanzania? “In seguito ho effettuato circa una ventina di viaggi sempre in Tanzania ma anche in Malawi. Dopo il volo, mi spostavo con dei pullman molto veloci ed affollati per raggiungere i villaggi prescelti per sostare. Nel 2011 ho soggiornato in Africa per ben quattro mesi, on the road, in strada. Cioè in bici, tutto in sella!” Quindi ami molto sia inforcare la bici che conoscere cose nuove in Africa. Ma in Italia? “Ho attraversato pedalando anche l’Italia, sono stato in Salento e in Calabria.” Perché “Pole pole”? Cosa ti ha affascinato di più nelle tue pedalate africane? “Lo scoprire lentamente, pole pole appunto, etnie a volte inesplorate, popolazioni dignitose e amichevoli.” Cosentini ha anche lavorato in tali zone: dal 2008 ha prestato opera in un centro orfani in Tanzania, per il servizio civile. In seguito (2009-2013) ha preso parte ad un progetto di microcredito per i poveri. Infine nel 2011 ha collaborato con due associazioni: “Sicomoro” e “Pamogia”, ad Ikelu, all’interno di un presidio ospedaliero. Attualmente è fidanzato con una ragazza conosciuta nel corso della sua avventurosa esistenza. Auguriamo a Francesco (Cosentini) e alla sua famiglia di Baronissi di continuare a operare in e per queste aree remote del mondo – sconosciute agli opulenti occidentali, isolati nella propria indifferenza! Il libro verrà presentato il 14 settembre prossimo venturo al “Napoli bike festival”, il meeting degli amanti delle due ruote e dei pedali. Inoltre questo bello e profondo testo sarà illustrato ad una occasione a Lecco (in Lombardia), nell’ambito di “Immagimondo”, dal 20 al 22 settembre. Ancora, il 23 settembre, il libro verrà esplicato da “Duegi sport”, Baronissi. Infine sarà il Cai – Club alpino Italiano – ad ospitare un’altra presentazione in data 21 ottobre. L’autore e la Palmentieri hanno lavorato molto per confezionare un buon prodotto. Il libro è uscito proprio ad agosto di questo 2014.