Mercato San Severino: Curteri, emergenza igienico-sanitaria e decostruttiva

 Anna Maria Noia

 Sono esasperati – ormai da tempo immemore – i residenti in via Vittorio Emanuele nella frazione Curteri: da anni infatti monta la rabbia delle persone che abitano in tal zona. Casus belli le condizioni di incuria e di abbandono che sono costrette a subire dal 16 aprile 2009, giorno dell’abbattimento dei due antichi fabbricati che insistevano sull’area, evacuati in seguito al sisma del 1980. I suddetti edifici, abbandonati dai propri inquilini – privati per ventinove anni di qualsiasi intervento strutturale di recupero e di tutela – diventavano sempre più fatiscenti e pericolosi per l’incolumità fisica sia dei residenti che dei passanti, registrando in tal senso frequenti crolli di cornicioni e di altre parti esterne dei manufatti. Pertanto, a causa del succitato stato di abbandono, si è registrata la crescita spontanea e inarrestabile di una folta vegetazione, composta da arbusti invasivi, che – unita allo sversamento abusivo di calcinacci e rifiuti di ogni genere – ha determinato una situazione di degrado e di emergenza ambientale molto pericolosa per la salute dei residenti. Gli abitanti del quartiere lamentano altresì la proliferazione di svariate specie di animali, che – con le proprie deiezioni – contribuiscono a creare condizioni di estrema precarietà dal punto di vista igienico-sanitario. I medesimi riferiscono di sentirsi indignati per l’indifferenza dimostrata sia dai legittimi proprietari (eredi De Santis-Correale) che dalle istituzioni pubbliche, malgrado le reiterate richieste d’intervento inoltrate alle stesse. Al riguardo, il portavoce del comitato di quartiere Luigi Grimaldi fa presente che negli ultimi cinque anni solo in un paio di occasioni sono intervenuti degli operai a disboscare il perimetro dell’area in questione. Nel corso degli anni, a causa dell’incontrollata crescita della vegetazione arborea, si è verificato anche un principio di incendio che ha lambito le abitazioni limitrofe, e il cui pernicioso sviluppo è stato scongiurato soltanto dal risoluto intervento dei residenti. Premesso quanto sopraesposto, gli abitanti di corso Vittorio Emanuele lanciano un accorato appello in primis ai legittimi proprietari dell’area (gli eredi De Santis-Correale, appunto) e in subordine agli amministratori locali e alle autorità sanitarie, al fine di richiamarli ad una seppur tardiva assunzione di responsabilità. Ciononostante i residenti reclamano un intervento risolutivo della problematica sopra specificata, ed in mancanza di un positivo riscontro si riservano di adottare ulteriori iniziative e provvedimenti più incisivi ed efficaci nel merito.