Mercato San Severino: "Serate Agostane" etica e gionalismo, premiato il direttore Rita Occidente Lupo

Anna Maria Noia
Si è concluso in bellezza l’appuntamento dell’evento culturale “Serate agostane”, svolto nella frazione Costa del Comune di Mercato S. Severino: una grande partecipazione di pubblico ha salutato positivamente la kermesse ideata dal docente Luigi Grimaldi e dal sodalizio “San Luigi Gonzaga”. Tutto ben organizzato, nel corso della soirée inaugurale: dalla location, nella interessante cornice di un antico casale da riattare ma tutto sommato simpatico, alle cantanti Loredana e Francesca, che si sono esibite nell’intermezzo musicale. Nulla da eccepire anche per la degustazione di panini con formaggio e diversi affettati, zeppole cucinate in casa, e la presenza di un buon vinello a dissetare gli astanti, intervenuti numerosi. Il tema della serata verteva su “Etica e giornalismo”. Hanno presenziato: Luigi Grimaldi – tra gli organizzatori –, Elisabetta Ingenito – area staff del sindaco di Mercato San Severino; l’assessore alle Politiche Culturali della cittadina, Assunta Alfano; i giornalisti: Ermanno Corsi (già presidente del consiglio regionale dell’Ordine dei giornalisti della Campania), Salvatore Campitiello, (presidente Assostampa Campania Valle del Sarno e consigliere nazionale dell’Ordine dei giornalisti) che ha moderato con acume e tessendo pazientemente le fila del convegno passo dopo passo nell’illustrare l’argomento e Alfredo Salucci, ottimo medico e cronista. Alla giornalista Rita Occidente Lupo, direttore del nostro quotidiano, è stato conferito, al termine della kermesse, un riconoscimento per i suoi rilevanti impegni culturali e giornalistici da parte del presidente dell’Assostampa Salvatore Campitiello. Il tutto con il patrocinio del Comune di Mercato San Severino e della Provincia di Salerno. Nel casale, alquanto rustico però accogliente, della popolosa Costa si è dissertato dei massimi sistemi inerenti i doveri – più che diritti – del giornalista coscienzioso nei confronti del suo pubblico, dei propri lettori, dell’opinione pubblica, ma non di altri “padroni” – nemmeno degli editori, che in Italia (singolarmente rispetto agli altri Paesi) non sono “puri” bensì manifestano interessi ben lontani dalla “verità”, sia pure non assoluta, mediata da chi lavora per i media! Dopo la presentazione degli ospiti, la conduttrice Elisabetta Ingenito, ha invitato il presidente Campitiello a sviscerare – come un ideale gomitolo – la questione, dando fra l’altro l’opportunità al giornalista Corsi di tenere una lezione di etica giornalistica. Il discorso è partito dalla discussione attorno all’articolo 21 della Costituzione italiana, vero e proprio discrimine tra diritto “alla” informazione (intesa più razionalmente rispetto alla comunicazione) e “della” informazione; un articolo fondamentale da cui si dipartono le altre normative legate all’etica in campo professionale – come ad esempio le recenti leggi sulla privacy, la Carta di Treviso e i vari statuti per coloro che volessero intraprendere il “bel mestieraccio”, come si diceva una volta. Intrigante e godibile l’intervento del medico-giornalista Alfredo Salucci che ha coinvolto l’attenta platea sulle tematiche dell’informazione per il dado formativo intrinseco di come deve essere la lettura degli articoli giornalistici. Alla ripresa con Ermanno Corsi ha stigmatizzato le criticità di una professione spesso lontana dall’essere “cane da guardia”. Dalle parole dei cronisti è emersa sì l’importanza del seguire una specifica linea editoriale, da parte di colui che risulti assunto a tempo indeterminato in una tal redazione, ma anche la necessità che il giornalista possegga delle proprie idee e che le confronti nell’ambito dell’autonomia della professione. Ed anche che si assuma la responsabilità della rettifica di una notizia, preceduta comunque da un serio e attento vaglio delle fonti, assolutamente da citare, nei suoi servizi! Rettifica che, secondo la legge, dovrebbe occupare in pagina lo stesso spazio rispetto a una notizia errata ma spesso sconsigliata dai legali dei potenziali “diffamati”.Da sottolineare che, molti altri input verso la questione etica nel mondo dell’informazione, con il doveroso rispetto della dignità delle persone, la privacy anche alla luce delle nuove tecnologie, il web, sono stati trattati con dovizia di particolari nella interessante serata.