Sassano: Codacons, il Cavarelli e il Parco di Silla, da risorse a possibili rischi per salute bambini vicino plesso scuola primaria e infanzia

Il giorno 16-08-2014, la schiuma è riapparsa sul fiume Cavarelli, le cui acque hanno, ancora una volta, emanato un puzzo insopportabile. Il fenomeno si presenta ormai con regolare puntualità, tanto che il fiume, alimentato da acque di sorgenti sassanesi, è privo di vita. Sul fondale del fiume proprio nei pressi del Parco di Silla, negli anni, si è depositata una melma fangosa, molto probabilmente nociva. Si sospetta, addirittura, che questi fenomeni di inquinamento si propaghino anche nei canali comunicanti, provocando le morie di pesci di cui siamo stati testimoni negli anni. Con il perdurare dei fenomeni di inquinamento– dopo anni di pubbliche denunce sulla stampa locale – e con l’approssimarsi dell’inizio delle lezioni nelle Scuola Primaria e dell’Infanzia in Silla di Sassano, è stato chiesto alla Procura della Repubblica di Lagonegro un intervento urgente a tutela della salute dei cittadini e, principalmente, dei bambini che frequentano le Scuole, il cui edificio è posto proprio sulle rive del fiume. Bisognerebbe, infatti, in primo luogo scongiurare il ripetersi ciclico dei fenomeni, che il locale Comando dei Carabinieri ha documentato, anche fotograficamente, per quello che ci consta, negli anni. Ancora oggi, a distanza di due giorni dall’accaduto, è chiaramente visibile schiuma nel fiume. Abbiamo perciò chiesto di valutare la necessità di effettuare dettagliate analisi dei residui melmosi che si sono depositati, nel corso del tempo, sui fondali e una bonifica del letto del fiume nell’area del Parco di Silla. Inoltre, abbiamo chiesto di valutare l’opportunità di un sequestro dell’area, visto che molti bambini si recano nel Parco, ultimamente intitolato a Paolo Borsellino, a giocare durante il periodo estivo. Naturalmente, è stato anche chiesto alla Procura di individuare i responsabili di tali fenomeni di inquinamento e di perseguire gli stessi secondo legge. E però siamo certi che l’entità delle pene evntualmente inflitte – seppure si verrà mai a conclusione di un procedimento giudiziario qualsivoglia, non potranno mai riparare il danno fatto a questa parte di pianeta. A noi preme la risoluzione del problema, la tutela della salute dei cittadini e il ripristino della vita nel fiume Cavarelli.
Il Responsabile della Sede prof. Roberto De Luca