Serre: Gegè Telesforo all’ Alburni Jazz & Blues Festival

L’universalità del linguaggio jazz in scena per la prima serata della XXI^ edizione dell’Alburni Jazz & Blues Festival, la kermesse in cartellone dal 7 al 10 agosto a Serre, con la direzione artistica dei fratelli Tommaso e Daniele Scannapieco. La magia della musica che oltrepassa i confini ed esce fuori dagli esclusivi jazz club, per rivivere nel borgo storico di Serre, mentre lo sguardo si perde lontano, tra l’imponenza dei monti Alburni che tagliano l’orizzonte, alla riscoperta di un ambiente naturale, immerso nel verde degli uliveti, tra cultura e tradizione. Per la prima serata del festival, giovedì 7 agosto alle ore 21, i grandi artisti del panorama jazz nazionale incontrano i giovani musicisti della scena internazionale. Un viaggio, in chiave jazz, attraverso le bellezze orientali con Giuseppe Bassi e Mission Formosa Jazz Quartet. Special Guest Gegè Telesforo, maestro dello scat e dell’improvvisazione vocale. Jazz Vocalist, musicista polistrumentista, compositore, percussionista, autore radiofonico e televisivo, produttore: una personalità ricca di sfumature il cui  comune denominatore è la musica, anzi, la buona musica, cui dedica ogni sforzo da 30 anni. Vincitore del Jazzit Award come migliore jazz vocalist dal 2010 ad oggi, Telesforo è l’unico artista italiano sotto contratto con la Columbia Jazz Records. “È la magia dell’universalità della musica che si sviluppa dietro gli strumenti, anche se parliamo lingue diverse – sottolinea Gegè Telesforo raccontando l’incontro con  Mission Formosa – È un linguaggio universale ed è un grande piacere dal punto di vista musicale vedere la mia musica interpretata con uno stile diverso e influenze orientali. È un valore aggiunto.  Inoltre i giovani musicisti rappresentano la seconda generazione di jazzisti di Taiwan, che non ha una storia lunga come la nostra, per cui è interessante verificare sul campo il bel lavoro che c’è da fare in Oriente”. Sul palco con Gegè Telesforo anche Giuseppe Bassi, contrabbassista di fama internazionale che riunisce un gruppo di giovani musicisti taiwanesi in un progetto in cui le sonorità e le influenze dell’Asia più orientale rappresentano un tratto distintivo: Yu Ying Hsu al piano, Kuan-Liang Lin alla batteria e Shen-Yu Su al sax. L’obiettivo di Mission Formosa 4et è portare le bellezze dell’isola di Formosa in giro per il mondo, nel tentativo di trasferire l’entusiasmo dell’esperienza di viverci.  La bellezza della natura, con la giungla che si congiunge con la montagna che protegge dal grande oceano Pacifico, ma anche la modernità della città, la democrazia realizzata pienamente in cui il bene pubblico è tutelato. Svelare e raccontare la storia, la cultura, la ricchezza sociale, la bellezza di una piccolissima isola-nazione molto conosciuta negli anni ’70 e ‘80 per il marchio “Made in Taiwan” ed oggi scomparsa rispetto al potere imperante della Cina. Una sorta di viaggio immaginario descritto dalla musica, per le vie della città, tra gli incensi e le storie antiche dei miti della cultura cinese, fino alle escursioni nell’America del nord che nell’ultimo secolo ha contribuito alla formazione culturale e sociale di quella parte della Cina più democratica che è Taiwan.  Un concerto jazz in cui l’ingrediente distintivo è lo swing, con composizioni originali scritte e pensate a Taiwan e standard finemente arrangiati e scelti accuratamente tra il repertorio meno conosciuto. Il jazz a Taiwan non perde i suoi connotati ritmici e sonori, ma si arricchisce di una bellezza locale. La bellezza data anche dall’apporto del mondo femminile, espressione di una cultura che mette al primo posto la musica, con le donne che suonano molti strumenti impiegandoli nel jazz, a partire dal contrabbasso, al contrario dell’Italia dove le jazziste si dedicano soprattutto al canto. L’Alburni Jazz & Blues Festival, promosso dal comune di Serre presieduto dal sindaco Franco Mennella, e dall’assessorato al Turismo e allo Spettacolo, con il patrocinio della Regione Campania e della Provincia di Salerno, dalle sonorità orientali si allarga alle armoniche dei blues della West Coast, passando attraverso la calda voce dei coroner. Sarà dedicata interamente al blues la seconda serata della kermesse, venerdì 8 agosto:  protagonista Andy Just con Umberto Porcaro & The Shuffle Kings. L’appuntamento di sabato 9 agosto abbraccia un pubblico eterogeneo, con il crooner Gianluca Guidi  e gran finale il 10 agosto, per la notte di San Lorenzo, con un tributo al jazz napoletano e alle magiche atmosfere delle strade cittadine di Napoli ricche di contaminazioni etniche con uno straordinario Tullio De Piscopo in “Napoli Jazz Project. “Sarà un festival di qualità e di grande spessore, anche se con ridotte risorse finanziarie – sottolinea il sindaco di Serre Franco Mennella – La nostra rassegna è cresciuta negli anni, riuscendo ad affermarsi in ambito nazionale e continueremo nella nostra tradizione, recuperando la vocazione originaria del festival, con i tanti eventi collaterali in programma, come Jazz Art e la Notte Bianca di sabato 9 agosto. Invitiamo tutti a venire a vivere il nostro splendido territorio”.