Aeroporto Salerno-Costa d’Amalfi: 7 lavoratori a casa

 Questa mattina sette dipendenti di Croce Rossa italiana, fra cui medici e soccorritori, sono stati  invitati  a  raccogliere  le  proprie  cose  e  a  lasciare  i  locali  dell’aeroporto  di  Salerno  – Costa d’Amalfi.  Dopo  oltre  venti  anni  di  servizio,  finisce  la  collaborazione  fra  Croce  Rossa  italiana  e l’aeroporto salernitano. Una vicenda che  il Comitato Locale di Salerno, da cui  i  lavoratori dipendono, depreca nei modi e nella sostanza. Lo stesso presidente dell’associazione, Antonio Carucci, ha stigmatizzato l’accaduto:  «Quanto  è  avvenuto  ha  del  vergognoso  –  ha  detto  il  presidente  –  mentre  i  nostri lavoratori  raccolgono  le  loro  cose  e  lasciano  gli  uffici,  un’associazione  concorrente  sosta all’esterno  dell’aeroporto,  poiché molto  probabilmente mancante  delle  autorizzazioni  necessarie per accedere all’interno». Durante i lunghi anni di servizio presso la struttura, infatti, Croce Rossa italiana ha sempre  formato  i propri  lavoratori seguendo  le  rigide normative che  la  legge  impone. Adesso,  in spregio a quelle stesse norme,  l’aeroporto  risulta privo delle più elementari norme di sicurezza. A  fare  maggiore  scalpore,  tuttavia,  sono  le  modalità  di  rescissione  del  servizio. L’amministratore  unico  Walter  Mauriello,  infatti,  ha  inviato  una  nota  soltanto  ieri  pomeriggio, chiedendo  che  entro  questa  mattina  i  locali  fossero  lasciati  liberi.  Contemporaneamente,  si affidava  il  servizio  ad  altra  associazione,  senza  che  Croce  Rossa  italiana  venisse  informata  di alcun  bando  di  gara.  È  dunque  lecito  supporre  che  tale  affidamento  sia  avvenuto  in  maniera
diretta, senza passare per alcuna gara. Intanto, il presidente del Comitato Locale di Salerno ha dato incarico allo studio “Stellato e Stanzione” per  valutare  le azioni da  intraprendere a  tutela dei  lavoratori. Nelle prossime ore, gli uffici  del  Comitato  Locale  di  Salerno  richiederanno  una  domanda  di  accesso  agli  atti,  per comprendere meglio l’evoluzione della vicenda.