Salerno: stop genocidio palestinese!

In Palestina si sta compiendo l’ennesimo massacro ai danni del popolo palestinese e le vittime sono soprattutto civili inermi, donne, bambini e anziani. Ora dopo ora aumenta la conta dei morti, che dall’inizio dell’operazione militare “Bordo di Protezione”, l’8 luglio scorso, sono arrivati ad un numero purtroppo provvisorio di più di 1350 vittime e oltre 7000 feriti. I bombardamenti contro scuole, ospedali, contro gli impianti di depurazione dell’acque e i magazzini dell’Unrwa per lo stoccaggio alimentare (vietati dal codice di guerra) dimostrano che quello che Israele chiama impunemente “diritto alla difesa” in realtà è un vero e proprio genocidio. Il popolo palestinese, nonostante tutto, continua a resistere con determinazione e coraggio, a dispetto di quel silenzio complice dei governi occidentali, preoccupati solo di difendere i propri interessi geopolitici ed economici e per i quali sono disposti a sacrificare la vita di centinaia di palestinesi. Esattamente dieci anni fa la Corte Internazionale di Giustizia ha giudicato illegale il Muro costruito da Israele nei territori Palestinesi occupati e ha decretato che la comunità internazionale ha il dovere legale di porre fine alle gravi violazioni di Israele delle perentorie norme del diritto internazionale. 10 anni dopo il muro è ancora lì e i governi continuano a rendere possibile uno scenario in cui Israele può agire impunemente. Essi devono essere ritenuti responsabili per le loro complicità coi crimini israeliani! Come ha affermato il Premio Nobel sudafricano, Arcivescovo Desmond Tutu: “Se ti mantieni neutrale in situazioni di ingiustizia, hai scelto di stare dalla parte dell’oppressore.” Noi abbiamo scelto da che parte stare e crediamo che spetti innanzitutto a noi cittadini supportare davvero la lotta del popolo palestinese, rompendo il silenzio e chiedendo a gran voce ai nostri governi e istituzioni nazionali, regionali e locali di recidere le numerose collaborazioni accademiche, culturali, artistiche, politiche, economiche e militari, colpendo in questo modo direttamente gli stessi interessi di Israele.  Le mani del governo italiano sono macchiate del sangue dei palestinesi! L’Italia è il principale esportatore dell’Unione europea di sistemi militari e di armi leggere verso Israele: si tratta di oltre 470 milioni di euro di autorizzazioni per l’esportazione di sistemi militari rilasciate nel 2012 ed oltre 21 milioni di dollari di armi leggere vendute dal 2008 al 2012. In percentuale, oltre il 41% degli armamenti regolarmente esportati dall’Europa verso Israele sono italiani. Inoltre, all’inizio dell’operazione “Bordo di Protezione” sulla Striscia di Gaza il nostro paese ha inviato in Israele due caccia addestratori M-346 costruiti dalla Alenia Aermacchi. Si tratta della prima tranche di trenta velivoli facenti parte di un accordo più ampio tra i due paesi, nel quale l’Italia si impegna ad acquistare da Tel Aviv dei droni ed altri armamenti. Ma mentre gli stati europei stanno a guardare, i cittadini di tutto il mondo si sono organizzati da tempo ed hanno dato inizio a un’importante campagna di boicottaggio e disinvestimento verso Israele ispirata alla battaglia contro l’apartheid in Sudafrica. Nel luglio del 2005 uomini e donne della società civile palestinese lanciarono un appello e chiesero agli uomini di tutto il mondo di imporre ampi boicottaggi e realizzare iniziative di disinvestimento contro Israele al fine di fare pressione verso il governo di Tel Aviv. Questo appello lo facciamo nostro, e come ci chiedono i palestinesi, crediamo che tali misure punitive dovrebbero essere mantenute fino al momento in cui Israele farà fronte ai suoi obblighi di riconoscere il diritto inalienabile del popolo Palestinese all’autodeterminazione e di rispettare completamente le norme del diritto internazionale ponendo termine alla occupazione e alla colonizzazione di tutte le terre arabe e smantellando il Muro, riconoscendo i diritti fondamentali dei cittadini Arabo-Palestinesi di Israele alla piena uguaglianza e rispettando, proteggendo e promuovendo i diritti dei profughi palestinesi al ritorno nelle loro case e nelle loro proprietà come stabilito nella risoluzione 194 dell’ONU. I palestinesi hanno bisogno di noi, non lasciamoli soli! Al fianco del popolo palestinese e della sua eroica Resistenza!

 

COMITATO SALERNITANO IN SOLIDARIETA’ AL POPOLO PALESTINESE