L’attore-regista Antonio Ianniello nella raccolta di teatro under 35 della New Writing Italia 2

 Alfonso Mariano

L’attore Antonio Ianniello nasce a Salerno il 23 giugno del 1976, da Sante Ianniello e Rita D’Acunto, ma la sua residenza abituale è stata sempre a Bellizzi, con i genitori. Qualche anno addietro lascia la sua amata cittadina e si trasferisce a Roma, per intraprendere gli studi finalizzati a realizzare il suo sogno: diventare attore. Antonio Ianniello si forma all’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica Silvio D’Amico dove si diploma nel 2003. In seguito studierà negli Stati Uniti con Susan Batson alla Black Nexxus di New York. Nel suo percorso artistico alterna il lavoro teatrale a quello televisivo e cinematografico di grande successo. E’ autore di vari testi teatrali tra cui Shostakovich il folle santo, scritto insieme a Francesco Saponaro e prodotto da Teatri Uniti e Non la smettevano mai di cantare, testo finalista al Premio Riccione 2009 in seguito ospitato al festival internazionale di drammaturgia Quartieri dell’arte. Il suo testo Devi essere forte è stato fra i lavori finalisti della nuova edizione di Nuove Sensibilità, mentre Questa tosse e Ancora oggi entrambi da lui scritti e diretti sono finalisti dell’edizione 2010, rispettivamente, del Premio Kantor al CRT di Milano e del Premio Dante Cappelletti al teatro India di Roma. Laureando in Filosofia è stato ammesso ed ha frequentato la quarta edizione del La MaMa International Playwright Retreat condotto da Lynn Nottage. Ha vinto il Premio Piero Natoli come miglior attore emergente, il Premio Napoli Cultura Classic e il premio come migliore attore protagonista al Festival del corto Sangiò. Nel 2011 fonda la compagnia Teatri Sbagliati il cui ultimo lavoro è stato selezionato per le fasi finali del Premio Scenario 2011 al Festival di Santarcangelo. Nel 2012 sarà coinvolto come attore e co-autore in una produzione internazionale e debutterà al Singapore Arts Festival nel 2012 e coprodotta da Teatri Sbagliati, nome, come afferma l’ideatore Ianniello “mutuato da un incontro con.  un venditore di accendini che all’autogrill prima di Napoli mi ferma per rifilarmi qualcosa, io per scoraggiarlo gli dico “non ho una lira, noi facciamo teatro” e lui “e facite e teatri sbagliati”. Lui che voleva vendermi qualcosa mi ha regalato un nome. A noi piacerebbe essere quelli sberciati, inclinati e un po’ rotti,speriamo di essere i Teatri Sbagliati”.Ora la classica ciliegina sulla torta; con la”NEW WRITING ITALIA 2 undici pezzi di teatro under 35 a cura di Rodolfo di Giammarco e Rossella Porcheddu. La raccolta in questione afferma Ianniello è composta appunto da giovani drammaturghi emergenti, tutti under 35. E’ una ricognizione sul teatro contemporaneo italiano ed io partecipo con un testo ispirato alla provincia italiana e più precisamente a quella che conosco più da vicino la mia città. Raccolgo umori ed aspirazioni lì dove la provincia è secondo me un microcosmo speciale.”Un fagiano” è il titolo del testo ispirato a “Il gabbiano” del drammaturgo russo Anton Cechov.Faccio dire ad uno dei miei protagonisti: “Qui in provincia non si può diventare gabbiani ma solo fagiani che non volano, loro si arrampicano goffamente nell’aria”. Undici testi che sono undici organi sani, doloranti, trapiantati, giudiziosi, infetti e vitali di un corpo della nuova drammaturgia italiana, la cui scrittura non consegna certezze, ad opera di undici autrici e autori nati tra il 1978 e il 1993, per un teatro che guarda undici volte al presente, nei silenzi, nell’oscurità delle parole, nelle imperfezioni dell’essere. Testi di: Maria Teresa Berardelli, Anita Cherubina Bianchi, Rosalinda Conti, Carlotta Corradi, Antonio Ianniello, Fabio Marson, Niccolò Matcovich, Laura Pacelli, Giulio Rizzo, Fabrizio Sinisi, Damiano Femfert.” Ma l’attore Ianniello guarda sempre oltre e prossimamente metterà in scena il suo nuovo testo che gioca a smontare tutte le convenzioni teatrali per costruire una sorta di rompicapo ed indagine sulla contemporaneità con tutte le sue complessità.